Martin, perché non ci credi? Il titolo MotoGP è ancora possibile

Deluso, lo era parecchio. E pure arrabbiato. Jorge Martin ha detto a tutti ciò che pensava, evidenziando quanto fossero alti i livelli della- da lui avvertita - disfatta provata in Qatar. In realtà, e lo spagnolo lo sa benissimo, il discorso titolo MotoGP è ancora aperto, perché tra la Desmosedici numero 89 e l'ufficiale Lenovo di Pecco Bagnaia ballano 21 punti. Al Ricardo Tormo ne saranno distribuiti un massimo di 37.

Martinator, senza calcoli a Valencia GP

Eccezionale nella Sprint, fallace - per colpe non sue - nel Gran Premio, Martin aveva in primis ridotto a 7 punti lo svantaggio nei confronti di Pecco, poi salito alle attuali e già citate 21 lunghezze. Considerando l'atmosfera "casalinga" e idioma comune, immaginiamo un Martin veramente da tutto e niente a Valencia.

Le dichiarazioni sparate ieri dal madrileno, comprensibili in termi di stato d'animo, erano frutto della sconfitta, ma sconfitta definitiva ancora non è. Sta a lui crederci: provare a vincere entrambe le corse programmate, "sperando" in problemi accusati da Bagnaia? 

Sì, funziona così. Se ci pensiamo su, cosa costa crederci? Nulla. Semmai, molto più difficile è aggiudicarsi Sprint e Gran Premio, perché tra il desiderio e la realizzazioni ci sono in mezzo gli ostacoli del caso, tra cui gli avversari. Però, il pensiero e assolutamente indipendente e plasmabile. Aver fede, spesso e volentieri, aiuta.

Classifica piloti MotoGP

Gli eventuali "problemi" di Bagnaia

Precisiamo alcuni dettagli importanti, onde evitare polemiche e fraintendimenti inutili. Menzionando i problemi a cui Pecco - e non solo lui, ma chiunque pilota, lavoratore o persona - potrebbe imbattersi, non si intendono cadute, rallentamenti, problemi tecnici o simili. Ci mancherebbe.

Ma le corse sono corse e, appunto, tutto può accadere. Bagnaia potrebbe essere veloce anche a Valencia, però diversi rivali potrebbero rivelarsi maggiormente competitivi. Insomma, crediamo di esserci spiegati esaustivamente. Sicché, vinca il migliore, e va bene così.

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