Pernat: "Enea ha un contratto blindato. Tra Pecco e Martin punto su..."

Per Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini con un curriculum pressoché unico nel mondo delle due ruote, nella domenica di Sepang si è probabilmente chiuso un cerchio. Nello stesso tracciato dove 12 anni fa perdeva Marco Simoncelli, suo assistito con il quale il rapporto andava ben oltre il lavoro, un altro suo assistito – anch’egli riminese – come Bastianini ha ritrovato quella vittoria che mancava da 420 giorni, e che ha idealmente posto fine ad un calvario che sembrava poter prendere il sopravvento sul suo talento.
 
“La Malesia suscita sempre dei ricordi legati a Marco - apre Pernat - è inevitabile. Ho sentito una sensazione particolare ma non subito, forse perché sul momento l’emozione legata al ritorno alla vittoria di Enea è stata più forte. Sono andato nel corso del weekend alla curva 11 (luogo dell’incidente di Simoncelli ndr) ma senza farmi vedere, non mi piace andarci ed avere qualcuno che scatta foto: dopo la sua morte ho pensato di smettere con le moto, ed in tal senso devo ringraziare Paolo (Simoncelli, papà di Marco ndr) per avermi convinto a continuare. Queste storie spesso si intrecciano, ed è bello che vi siano risvolti positivi, dietro ad un evento purtroppo tragico come la scomparsa di Marco, che spero aiuti Enea da lassù”.
 
Pernat, cosa rappresenta la vittoria di Sepang per Bastianini?

“Innanzitutto mi piace ricordare che un mese fa dissi che entro la fine dell’anno Enea avrebbe vinto almeno una gara, d’altronde lo conosco, ed è successo. Ha vissuto probabilmente il momento più duro della sua vita, ed anche personalmente è stato un momento duro: in una stagione già difficile di per sé, visto il cambio di team e di capotecnico, ha dovuto saltare prima quattro e poi tre Gran Premi causa infortunio, il primo dei quali nemmeno per colpa sua, entrando così in un tunnel. In occasione dell’infortunio alla scapola (il primo ndr) inoltre non ha potuto allenare la parte alta del corpo per tanto tempo, il che non ha aiutato. Ad ogni modo Enea ha dimostrato di essere forte mentalmente, anche grazie all’aiuto delle persone a lui vicine, ed è arrivato a conquistare una vittoria che significa tanto. Ha dimostrato che Ducati ha fatto la scelta giusta puntando su di lui quest’anno. Ora è al 90% del suo potenziale, che nel caso di tutti i piloti forti è davvero ampio”.

Pernat: il contratto di Bastianini e la lotta mondiale 

Nelle ultime settimane si sono susseguite le voci di un possibile avvicendamento tra Bastianini e Martin nel team ufficiale. Come stanno le cose?
 
“La situazione è molto chiara. Il 30 agosto è stato firmato il rinnovo di Enea con il team ufficiale: è un contratto blindato. Ovviamente si può pensare quello che si vuole, ma se si conferma un pilota non vedo perché si dovrebbe cambiare idea. Al momento non so nulla di più, o meglio sappiamo che Enea è stato confermato: capisco che alcune dinamiche possano creare problemi con gli sponsor, in caso discuteremo il da farsi, ma Enea vuole restare nel team ufficiale”.
 
Martin che è in lotta per il titolo con Bagnaia. Chi la spunterà?
 
“Io quoto Pecco. Penso che il suo doppio sorpasso ai danni di Martin avrà un ruolo importante nel finale di stagione: questo ha fatto capire a Bagnaia di essere forte come Jorge o forse di più, e ha fatto capire a Martin che Pecco è più forte del previsto. Bagnaia aveva mostrato già in passato i muscoli, così come la sua determinazione: la caduta di Barcellona ha avuto un impatto, sia fisicamente che mentalmente, ma Pecco non è un pilota che va in paranoia. Mi ha fatto sorridere Martin, quando ha subito il sorpasso di Alex Marquez in gara e ha scosso la testa: forse pensava che tra spagnoli si aiutassero, in realtà ognuno corre per sé”.

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