Bagnaia-Martin, ora è (anche) una questione di pressioni

Bagnaia-Martin, ora è (anche) una questione di pressioni© Luca Gorini

Il duello per il titolo MotoGP potrebbe essere deciso a tavolino dai sensori della Michelin che posso ribaltare completamente il risultato della gara

14.11.2023 ( Aggiornata il 14.11.2023 09:49 )

Jolly terminati, in Qatar e a Valencia Francesco Bagnaia e Jorge Martin oltre alla pressione per la corsa mondiale dovranno gestire anche e soprattutto: la pressione delle gomme! In Malesia infatti anche Francesco Bagnaia è stato pizzicato con una pressione inferiore a quella minima imposta da Michelin, infrazione che se ripetuta nei prossimi round porterebbe ad una penalità di tempo in gara.

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La pressione fa la differenza

Uno a uno e palla al centro. No, non stiamo parlando di calcio ovviamente, ma dei warning ricevuti dai due contendenti al titolo MotoGP. Da Silverstone infatti è in vigore la regola che pone un limite minimo alla pressione delle gomme, alla prima infrazione i piloti “pizzicati” sotto questa soglia saranno avvertiti mentre dalla seconda scatterà una penalità di tempo di 3 secondi sul tempo di gara. Il primo ad essere penalizzato è stato Aleix Espargaro nel GP di Thailandia vedendo la sua quinta posizione sul traguardo trasformarsi mezz’ora dopo la gara in una ottava piazza.

Non c’è nessun pilota in griglia contento di questa situazione, a turno quasi tutti i piloti si sono lamentati durante la stagione di come la loro gara sia stata condizionata dall’aumento eccessivo della pressione alla gomma anteriore che rendeva quasi impossibile la guida. Tema sollevato anche da Jorge Martin al termine della Sprint di Sepang: “Onestamente non credo abbia senso questa regola, dato che non lascia i piloti liberi di dimostrare il proprio potenziale, il che non penso sia un bene in ottica futura”.

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La strategia può non bastare

Con solo 14 lunghezze a dividere Francesco Bagnaia e Jorge Martin e 64 punti da assegnare tra Sprint e Gare nei prossimi 10 giorni ogni punto è fondamentale. Entrambi i contendenti al titolo, ed i loro team, saranno costretti a non commettere errori e gestire al meglio la pressione della gomma anteriore. Al termine della gara di Sepang, Luca Marini ha confermato di aver ricevuto anche lui il warning per esser sceso sotto il limite imposto da Michelin quando nel finale di gara ha girato da solo e l’aria “pulita” ha abbassato la pressione della gomma. Un fattore molto importante che i team dovranno considerare, soprattutto in Qatar dove la temperatura dell’ambiente e dell’asfalto cala drasticamente col passare della gara e l’arrivo della notte.

I piloti saranno probabilmente costretti dunque a partire con pressioni molto alte ad inizio gara, con l’incognita di non sapere come potrebbe svilupparsi la loro gara. Come successo allo spagnolo che nella Sprint dopo una brutta partenza è stato costretto a risalire dalla quarta posizione: “Occorre partire con una strategia chiara: per questo essere quarto al via mi ha un po’ messo in difficoltà, dato che non era parte del mio piano”. Il madrileno aveva poi aggiunto beffardamente: “Magari domani partirò con una pressione che possa andare bene per la quarta posizione”.

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Una MotoGP decisa a tavolino

Detto di Aleix Espargaro che ha già accumulato due infrazioni venendo penalizzato di 3” che diventeranno 6” alla prossima irregolarità, ad oggi hanno ricevuto il warning oltre ai contendenti per il titolo anche Marco Bezzecchi, Marc Marquez, Enea Bastianini, Luca Marini, Maverick Vinales, Franco Morbidelli, Raul Fernandez, le wild card Dani Pedrosa ed Alvaro Bautista così come Iker Lecuona. Per tutti loro non ci sarà una seconda chance, alla prossima infrazione verranno penalizzati di 3” sul tempo di gara.

Quanto può incidere questo nella corsa mondiale? Considerando le sole 14 lunghezze tra Pecco e Jorge ogni punto è fondamentale. Se andiamo a rivedere le classifiche di Lusail e Valencia della passata stagione e ipotizziamo tre secondi di penalità ai vincitori, in entrambi i casi il vincitore finirebbe in quarta posizione perdendo così 12 punti. Con sole 2 Sprint e 2 gare da disputare, perdere o guadagnare 12 punti per una infrazione di soli 0,1 bar sarebbe un grosso colpo per il mondiale sia di Bagnaia che di Martin. Per questo a Valencia dove probabilmente si deciderà il mondiale, prima di festeggiare al termine della gara potrebbe essere necessario attendere che la direzione gara confermi i risultati dopo aver verificato che tutti i piloti abbiano rispettato la pressione minima degli pneumatici.

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