MotoGP: da inseguitore ad inseguito. La strategia comunicativa di Bagnaia

MotoGP: da inseguitore ad inseguito. La strategia comunicativa di Bagnaia© Luca Gorini

Nella passata stagione il pilota di Chivasso recitava il ruolo di predatore mentre adesso deve difendersi dagli attacchi di un arrembante Jorge Martin

26.10.2023 17:01

L'incandescente finale di stagione che vede protagonisti Jorge Martin e Pecco Bagnaia in relazione ad una lotta per il titolo resa particolarmente incerta dal ridotto gap che li divide (27 punti), nell'imminente GP della Thailandia sul circuito di Buriram assumerà una veste ancor più tesa. Lo scacchiere della MotoGP si è piazzato in un ordine delineato più o meno in modo chiaro nelle ultime uscite stagionali; Jorge Martin ha meritatamente assunto lo status di riferimento assoluto della top class in termini di velocità e facilità di prestazione, come ampiamente mostrato dalla metà della stagione fino ad oggi; mentre Bagnaia ha fatto della costanza di rendimento il suo punto di inattaccabilità, difendendosi in modo pressoché perfetto dall'irruenza istintiva e prepotente (sportivamente parlando) dello spagnolo del team Pramac e riuscendo ad accumulare punti di vantaggio negli ultimi due GP nonostante partisse da sfavorito. La freddezza e la maturità del campione del mondo in carica gli hanno permesso aggiungere un'arma in più al suo arsenale, che a Buriram dovrà essere messo in atto a pieno regime per contenere i tentativi di recupero del rivale. 

MotoGP Thailandia: le parole di Bagnaia, Martin e Bezzecchi

Ruolo invertito rispetto al 2022

In questo finale di stagione Bagnaia rappresenta colui che si trova nel centro del mirino dell'inseguitore principale, in questo caso Jorge Martin; un contesto tecnico opposto rispetto alla passata edizione della top class, dove l'alfiere della Ducati inseguiva Quartararo in virtù di un'inerzia e di un'ascesa caratterizzata da un'estrema competitività che l'aveva eletto a riferimento della categoria. In questa nuova veste Bagnaia sta dimostrando di saper districarsi al meglio; un'affermazione basata sull'osservazione del recente andamento dell'italiano, abile nel riuscire a sfruttare ogni occasione lasciata intravedere da Martin e cogliendo il massimo risultato possibile in GP dove non appariva come il più rapido.

La mentalità del pilota di Chivasso, ovvero la chiave che al momento lo vede in leggera superiorità rispetto a Martin, fonda la sua consistenza proprio nella consapevolezza e nella sicurezza verso i propri mezzi, nonché in relazione alla gestione e all'approccio da dover adoperare di volta in volta: "Devo spingere pensando al contempo al campionato, specie quest’anno dove ogni weekend consegna 37 punti. Non è il momento di calmarsi, vedremo dopo la gara del Qatar quale sarà la situazione. Ho perso punti a causa di alcuni errori nel corso della stagione ma nelle ultime gare sono stato bravo a riaprire un gap, anche se 27 punti non bastano per restare sereno".

La sfida fuori dalla pista

Sia Bagnaia che Martin stanno portando avanti una sfida che inevitabilmente si estende e valica i confini del tracciato. Come spesso accade quando in palio c'è il titolo iridato, ogni fattore diventa determinante ed in tal caso le dichiarazioni pronunciate assumono un ruolo con una valenza che ha un peso specifico diverso rispetto ad altri momenti del campionato. "Mi sento più forte dell’anno scorso, in una condizione migliore. Mi sento meglio in sella ed è migliorato il mio legame con la squadra. La velocità in questo discorso è importante, ma ci sono anche altre componenti". Così Bagnaia si è esposto alla vigilia del GP della Thailandia, sottolineando nuovamente una forza d'animo ed una convinzione nei propri mezzi che assomigliano ad un chiaro messaggio nei confonti di Martin, quasi ad avvisarlo ed intimorirlo, in senso prettamente strategico circa la sua forza ed i suoi intenti. 

A prescindere dalla veridicità o meno delle parole di Bagnaia, un fattore irrilevante nella nostra analisi (sebbene potremmo elargire tesi su quanto Bagnaia fosse più competitivo nel finale della stagione 2022 rispetto a Quartararo o al contrario quanto sia più consistente in questa fase attuale di carriera), le parole dell'italiano mettono ancora una volta in luce la grinta, la lucidità e la concentrazione. Tre elementi che tanto hanno fatto male allo spagnolo tanto in Indonesia quanto in Australia.  

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