MotoGP, Marquez sulla Ducati può vincere dove Rossi ha fallito

MotoGP, Marquez sulla Ducati può vincere dove Rossi ha fallito© Getty Images

Il biennio bolognese di Valentino è stato il peggiore della sua carriera, Marc ha la possibilità di riuscire a trionfare proprio dove il suo rivale storico venne sconfitto

07.10.2023 ( Aggiornata il 07.10.2023 11:33 )

Fu lo stesso Valentino Rossi ad ammettere che la scelta di accettare l’ingaggio faraonico propostogli da Ducati per disputare le stagioni 2011 e 2012 in sella alla rossa di Borgo Panigale fu un errore. Solo tre podi in due stagioni, nessuna vittoria per la prima volta nella sua carriera e soprattutto cosa che non accadeva dall’anno del debutto in 125 fuori praticamente fin dal via dalla corsa al titolo. Marc Marquez ha l’occasione di fare meglio del rivale storico e provare, non solo a conquistare una vittoria con la Ducati ma riuscire a vincere il titolo con un team privato cosa senza precedenti nell’era MotoGP.

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2011-2012: anni horribiles per Valentino

Quando in un torrido ferragosto a Brno, Ducati diede l’annuncio ufficiale dell’ingaggio di Valentino Rossi per il biennio 2011-2012 andando così a sostituire Casey Stoner, primo a portare l’alloro alla casa bolognese tutti si sarebbero aspettati che il binomio italiano avrebbe portato a qualcosa di grande. Purtroppo fin dal primo test di Valencia all’indomani del GP di chiusura della stagione fu ben chiaro a tutti che il matrimonio si poggiava su fondamenta molto precarie. Casey Stoner, passato in HRC, si adattò subito alla RC212V chiudendo al comando il test mentre Valentino sulla Desmosedici GP11 incassò 1”695 e chiuse quindicesimo su diciassette piloti.

Le due stagioni in rosso diedero inizio all’evoluzione della Desmosedici che passò presto dal telaio monoscocca in carbonio ad uno in alluminio e da metà stagione con la GP11.2 come venne rinominata all’epoca ad un primo tentativo di “giapponesizzazione” del progetto si arrivò ad un doppia trave in alluminio. Tutti questi cambiamenti non migliorarono troppo il rapporto tra Valentino e la sua Desmosedici, tre podi, un terzo posto nel 2011 a Le Mans dopo che poche settimane prima a Jerez si consumò il famoso contatto tra “il Dottore” e Casey Stoner che mise fuori gioco l’australiano, dopo la gara quest’ultimo parlando con Valentino disse l’ormai celebre affermazione: “La tua ambizione ha superato il tuo talento”. Mentre nel 2012 Rossi salì sul secondo gradino del podio in due occasioni, la prima sempre in un GP “bagnato” a Le Mans mentre per la seconda e ultima volta in rosso fu nel GP di San Marino a Misano Adriatico. A fine anno le vie di Ducati e Valentino si separarono con l’italiano che tornò in Yamaha e Ducati che puntò su Andrea Dovizioso che anche grazie all’arrivo di Gigi Dall’Igna arrivato in Ducati a fine 2014 diede il via alla rincorsa alle giapponesi terminata lo scorso anno con la conquista della “tripla corona ovvero titolo piloti, titolo costruttori e titolo team.

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Marquez tra redenzione e storia

Quando nel 2013 Marc Marquez debuttò in MotoGP il dualismo con Valentino Rossi, amico e rivale, fu subito sotto l’occhio di media e tifosi. La loro era “un’amicizia” destinata però a durare poco, due cannibali così vincenti è difficile che possano coesistere e nel 2015, tra il giovedì e la domenica di Sepang si consumò la rottura definitiva tra i due. Marquez da allora ha poi conquistato altri 4 titoli mondiali portando a 8 il suo bottino iridato, uno in meno del rivale italiano. Marc che a fine anno dopo 11 stagioni lascerà HRC proverà a fare ciò che Valentino non è riuscito a compiere: vincere con la casa di Borgo Panigale. La sfida di Marc è sotto un certo punto di vista “più facile” visto che la Ducati è in questo momento la moto da battere e con la quale piloti ufficiali e privati riescono a lottare per il podio e le vittorie mentre nel 2010 l’unico a salire sul gradino più alto del podi con la rossa fu Casey Stoner mentre Nicky Hayden suo compagno salì sul podio in una sola occasione ad Aragon.

Lecito immaginarsi che Marc Marquez potrà essere subito della partita. Negli ultimi anni Enea Bastianini e Marco Bezzecchi da rookie in MotoGP, con una Ducati clienti sono riusciti a salire sul podio in MotoGP, è facile aspettarsi che un 8 volte campione del mondo come Marc Marquez potrà, anche se con una Ducati privata vecchia di una o addirittura due stagioni (non è ancora chiaro se il team Gresini nel 2024 disporrà della GP23 o della GP22 con cui stanno già correndo in questa stagione), lottare per la vittoria ed il titolo. Lo spagnolo ha accettato questa sfida per tornare ad essere il pilota migliore del mondo, dovesse riuscire a vincere il titolo con una Ducati, veramente privata e non una ufficiale in gestione al team satellite come sarebbe nel caso di Jorge Martin, porterebbe lo spagnolo non solo a pareggiare il numero di mondiali vinti dal rivale Valentino Rossi ma anche e soprattutto a realizzare un’impresa senza precedenti in MotoGP.

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