MotoGP, 4 anni fa l'ultimo Marquez ora con Ducati cerca la 9a sinfonia

Sono passati esattamenter 4 anni da quando Marc Marquez, allora ventiseienne, si laureava per l’ottava volta campione del mondo portandosi a casa il sesto titolo in MotoGP con Honda. Nonostante questo a distanza di soli 48 mesi da quel successo è cambiato tutto: l’infortunio, le ricadute, il ritorno alla vittoria, la nuova operazione, la crisi Honda ed infine l’addio annunciato solo qualche giorno fa dalla squadra con la quale ha conquistato sei titoli mondiali MotoGP. L’anno prossimo ad aspettarlo ci sarà una Ducati Desmosedici che, seppur più vecchia rispetto a quella che disporranno Francesco Bagnaia e Jorge Martin potrebbe vederlo nuovamente tornare a lottare al vertice della MotoGP.

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L’ottavo sigillo prima del buio

Aveva festeggiato mostrando una enorme palla da biliardo numero 8, l’ultima da imbucare giocando a “pool” per chiudere la partita. E il gioco sembra proprio essersi fermato per Marc Marquez, esattamente al titolo numero 8, come se la partita fosse chiusa. Il 2019 era stato un anno praticamente perfetto per lo spagnolo, 12 vittorie e 6 secondi posti con il record assoluto di punti in una stagione del motomondiale 420. L’inizio del 2020 sembrava essere altrettanto promettente con l’incredibile rimonta messa in scena a Jerez prima di quella tragica caduta in curva 3 che causò la frattura dell’omero destro. Da quel giorno di luglio 2020 la carriera di Marc Marquez ha preso una strada che nessuno si sarebbe mai potuto immaginare: out per tutto il 2020 è rientrato a Portimao nel 2021 centrando una incredibile top10 prima di tornare alla vittoria prima al Sachsenring e poi ad Austin e Misano. Nel finale di stagione poi la caduta in allenamento che lo ha costretto a saltare il finale di stagione per il riacutizzarsi della diplopia.

Tornato in sella nel 2022 la sua stagione si è interrotta al Mugello quando dopo la gara toscana è volato negli Stati Uniti per farsi operare nuovamente al braccio e risolvere definitivamente il problema di rotazione dell’omero. Dopo l’operazione che lo ha obbligato a saltare cinque gare è tornato in pista nei test di Misano post GP di San Marino per poi scendere in pista nel successivo round di Aragon. Durante la trasferta asiatica della MotoGP Marc sembrava tornato finalmente in grado di lottare per le posizioni di vertice centrando la pole a Motegi prima di chiudere in quarta piazza il GP e tornare sul podio in Australia con una seconda posizione che interrompeva un digiuno lungo più di un anno lontano dal podio.

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Con Ducati per suonare la nona sinfonia

La scelta di Marc Marquez è chiara, tornare subito a giocarsi le prime posizioni e tornare ad essere il pilota più forte del mondo come lui stesso ha scritto sui social per spiegare la scelta di scendere dalla Honda ufficiale per salire sulla Ducati privata di Gresini. Ducati ha dimostrato in questi ultimi anni che anche con una moto privata è possibile arrivare a giocarsi vittorie ed il titolo mondiale. Jorge Martin e Marco Bezzecchi in questa stagione, ma soprattutto Enea Bastianini nella passata dimostrano che il livello delle Ducati “private” non è lontano da quello delle ufficiali del team interno e del team Pramac. Inoltre Marc Marquez troverà al suo fianco il fratello Alex che con già un anno di esperienza sulla Desmosedici GP22 potrà aiutare l’otto volte campione del mondo nell’accelerare il processo di adattamento alla rossa di Borgo Panigale. La sfida è aperta ed il primo test a Valencia sarà già fondamentale per capire quale potrà essere il livello dello spagnolo sulla Ducati Gresini.

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