A Motegi è duello Martin-Bagnaia, risolto a favor di Jorge, malgrado una innoca caduta rimediata. Terzo incomodo Bezzecchi, Augusto Fernandez sorprendente
Quarantacinque minuti di prove libere e via: il Gran Premio MotoGP del Giappone parte con una giornata dalle temperature di aria e asfalto miti, discorso completamente dal caldo estremo patito in India. Motegi Twin Ring segnato subito dalla Ducati, prima con Jorge Martin e il tempo di 1'45"192.
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Jorge Martin è arrivato lungo in una staccata e, nel tentativo di evitare l'insabbiamento nella ghiaia, si è ritrovato a terra assieme alla sua Desmosedici Prima Pramac. Il duello cronologico con Pecco Bagnaia si è risolto comunque a favor dello spagnolo che, malgrado l'inconveniente, è stato bravo a tornare nel box, inforcare la seconda moto, continuando a martellare.
Il numero 1 è "fermo" a circa quattro decimi e mezzo di ritardo dalla vetta, 439 millesimi da quarta posizione. In mezzo ai due principali pretendenti al titolo 2023 c'è il "terzo incomodo" Marco Bezzecchi - appunto, terzo - e il sorprendente Augusto Fernandez, autore di una zampata da piazza d'onore. la GASGAS Tech3 è addirittura seconda.
Joan è caduto, per fortuna senza rimediare danni fisici. Neppure la sua RC213 V ne ha patito più di tanto, e la troviamo in una ottima quinta posizione, che significa miglior Honda delle quattro qui in azione. Dato notevole, poiché Twin Ring di proprietà dell'Ala dorata. Marc Marquez, Takaaki Nakagami e Alex Rins si trovano molto più in basso.
Alta classifica per Brad Binder che, come il compagno di box Red Bull, può contare su un telaio in carbonio a equipaggiar la RC16 ufficiale. Jack Miller è ottavo, il sudafricano sesto. Aprilia messa bene con Maverick Vinales settimo, Raul Fernandez è decimo,
Aleix Espargarò più sotto, il quale ha dovuto far risolvere un problema alla sua RS-GP. Miguel Oliveira precede il Capitano di Noale di una posizione. Abbiamo detto HRC che gioca in casa, Yamaha sul terreno amico-nemico della connazionale: Fabio Quartararo è in top ten, Franco Morbidelli tredicesimo, Cal Crutchlow diciottesimo. Sono tre le M1 in pista.
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