MotoGP: la rinascita di Joan Mir, 15 mesi dopo

MotoGP: la rinascita di Joan Mir, 15 mesi dopo© Luca Gorini

In India, il pilota Honda è tornato in Top 5, posizioni che non annusava da Barcellona 2022: "Spero che questo risultato sia un nuovo inizio"

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26.09.2023 ( Aggiornata il 26.09.2023 14:45 )

L’India ha regalato le prime piccole soddisfazioni alla Honda marchiata Repsol, finalmente competitiva sia con Marc Marquez che tra le mani di Joan Mir. Il podio ottenuto nella Sprint dall’otto volte iridato – il secondo stagionale dopo quello conquistato nella manche corta del GP Portogallo – ha fatto il paio con il miglior weekend stagionale del maiorchino, quarto in Qualifica e quinto al traguardo della manche domenicale disputata al Buddh International Circuit.

Si è trattato del miglior piazzamento del 2023 per il campione del Mondo 2020, che quest’anno aveva ottenuto solamente un 11° posto nella gara lunga di Portimao, prima di inanellare una serie di cadute che ne avevano inficiato fisico e morale, tanto da indurlo a pensare al ritiro dalle corse.

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Joan Mir torna a crederci


L’aria indiana ha fatto bene alla RC213V e al maiorchino, che ha così commentato il suo weekend: “Sono molto contento del mio fine settimana, la quinta posizione in gara rappresenta una grande spinta per noi” le parole di Joan, che avrebbe puntato a un risultato ancora migliore se non avesse accusato un problema tecnico negli ultimi giri. “Nel finale di gara ho avvertito una forte vibrazione al posteriore che mi ha fatto perdere terreno nei confronti di Quartararo, ho temuto di non finire la gara. Ho rischiato di cadere e ho fatto un bel salvataggio mentre cercavo di riprendere Binder, ma alla fine va bene così, è stata una bella giornata”.

Mir sembra aver recuperato fiducia, e il merito va ai recenti test disputati a Misano dopo il GP San Marino e Riviera di Rimini: “Quella sessione di collaudi è stata fondamentale, adesso la squadra inizia a capire le mie qualità come pilota e io sto cominciando a capire come far rendere al meglio la moto”.

A Motegi, in cerca di conferme


La coppia Honda-Mir sta quindi iniziando a funzionare? Utilizzando un antico adagio, potremmo dire che una rondine non fa primavera: una pista con le caratteristiche del Buddh, con molte curve “stop and go” che tanto piacciono alla RC213V, potrebbe aver aiutato l’Ala Dorata a celare i proprio punti deboli. Serviranno quindi conferme già a Motegi, gara di casa per la Honda, per poter dire che Mir e la Honda hanno preso la giusta direzione per uscire dalla crisi. "Credo che in Giappone avremo davanti un weekend più impegnativo - ancora Mir - ma cercheremo di concludere al meglio la stagione".

Intanto il #36 può festeggiare il ritorno in Top 5, posizioni che non annusava addirittura da 15 mesi, dal GP Barcellona 2022 terminato al 4° posto quando ancora difendeva i colori Suzuki. Non certo il risultato a cui ambisce un pilota ufficiale Honda, ma che può rappresentare un nuovo inizio per l'ex alfiere di Hamamatsu.  

MotoGP India: le pagelle

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