MotoGP, Max Biaggi: "Ducati-Bagnaia al top, ma l'Aprilia ci crede"

MotoGP, Max Biaggi: "Ducati-Bagnaia al top, ma l'Aprilia ci crede"© Luca Gorini

Lo sguardo del Corsaro sull'attuale top class: "Mi stupiscono le difficoltà dei giapponesi, ma forse stanno pensando già al 2026"

24.08.2023 ( Aggiornata il 24.08.2023 17:14 )

Gli occhi esperti competenti, esperti e analitici di Max Biaggi si sono, in primis, gustati la vittoria della “sua” Aprilia, firmata da Aleix Espargaró in volata a Silverstone sulla Ducati di Pecco Bagnaia. Di tutta la dinamica offerta dal GP Gran Bretagna, il sei volte iridato ha osservato attentamente il comportamento della RS-GP e le manovre del catalano.

Risultato, ecco un’analisi stilata a puntino dal romano, ambasciatore del marchio di Noale: “No, dico – stuzzica – avete visto il sorpasso decisivo all’ultimo giro?! Sapete una cosa? Aleix lo aveva in serbo da qualche passaggio, l’ho notato. Si vedeva come fosse più veloce, però rimaneva dietro alla Desmosedici, studiando il punto perfetto per infilarla. Quando ha deciso che era il momento di andare in testa, lo ha fatto, e pure definitivamente. Espargaró aveva un passo più veloce rispetto a Bagnaia, perciò ha meritato il successo, il secondo personale e il secondo per l’Aprilia”.

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Della RS-GP cosa sveli?

“Bisogna, innanzitutto, ricordare e riconoscere quanto la RS-GP ben si adattasse al tracciato inglese, così tecnico, largo, con curve lente e curvoni veloci, privo di veri scollinamenti. In queste condizioni la moto è sempre andata bene: proprio qui Aleix regalò alla Casa il primo storico podio in MotoGP nel 2021, e qui Viñales fu secondo nella passata stagione. Nella Top 5 domenicale questa volta c’erano ben tre Aprilia, a dimostrazione di quanto il lavoro stia proseguendo con grande profitto. Il campionato era cominciato un po’ in sordina, a causa di qualche imprevisto, poi è proseguito in crescendo prestazionale, per un pacchetto davvero completo. Il propulsore è portentoso, ben amministrato dalla gestione elettronica. L’aerodinamica evolve a gran velocità, abbiamo un vero esempio tecnologico. Nel complesso, ecco un eccellente equilibrio, benché ritengo ci siano dettagli da perfezionare”.

Se a dirlo è un perfezionista...

(Ride) La bontà del telaio si nota nello stretto e anche nei tratti rapidi, specificando nuovamente come Silverstone non presenti le colline del Mugello, giusto per fare un esempio. La RS-GP può andare forte pure a Sepang, ma al Red Bull Ring la situazione è stata diversa. Nei tornantini ci si arriva staccando duramente. Di seguito, si deve accelerare prontamente. Ecco, in questa doppia fase l’Aprilia necessita di un salto in avanti, perché soffre ancora nelle frenate più estreme e nelle accelerazioni brusche”.

Cosa pensi dei piloti Aprilia?

Partiamo da Aleix: lui è l’Aprilia. Devo ammettere che, tempo addietro, a fatica me lo sarei immaginato così veloce e concreto. Contrariamente ai commenti dell’epoca, Espargaró ha migliorato ogni suo aspetto, maturando, diventando un top rider della classe regina. Lui è il capitano, ci mette il cuore in ogni weekend, si impegna al massimo. Sono contento quando ottiene l’obiettivo prefissato. Maverick Viñales è dotato di un talento evidente: nel momento in cui decise di lasciare la Yamaha in favore della RS-GP, ebbe un atto di coraggio, se ci pensiamo. Entrato nel box nero, lui e Aleix si sono ‘annusati’, classico atteggiamento dei piloti di livello. Di uscita in uscita, i due hanno trovato l’affiatamento desiderato, perché sono rivali ma anche amici. Fu proprio Espargaró a caldeggiare l’avvento di Maverick a Noale. Giusto così”.

I “tuoi” satellite RNF ti soddisfano?

Miguel Oliveira ha disputato un GP Gran Bretagna bellissimo, con un pizzico di fortuna avrebbe concluso sul podio. Il portoghese ha patito acciacchi e sventure nel principio di stagione, per cui ritrovarlo dove può stare, in alto, è un ottimo dato per l’Aprilia, oggi veramente compatta grazie alla formazione ufficiale e a quella satellite in primo piano. Diamo tempo a Raul Fernandez, giovane e pronto a esprimere il potenziale promesso”.

Classifica piloti AGGIORNATA

Max Biaggi giudica le difficoltà dei jap


A proposito di promesse: i giapponesi annunciano il riscatto, che però tarda ad arrivare.

“Nel precampionato avevo pronosticato Yamaha e Honda in difficoltà. Ci ho preso, benché nemmeno io sospettassi di trovarli così in basso. I ‘nippo’ sono... particolari, sapete: ho paura che da parte loro ci sia un certo disimpegno nei confronti dell’attuale MotoGP”.

Hai usato la parola “attuale”, per quale ragione?

“Probabilmente stanno concentrando risorse, soldi e ore di lavoro su progetti nuovi. A fine 2026 scadrà il contratto relativo al presente regolamento tecnico, chi ci dice che non ci stiano già, in qualche modo, pensando su? Conosco i loro silenzi e i momenti di alti e bassi. Se restano qui, significa che l’obiettivo è tornare a vincere”.

Eppure, Fabio Quartararo e Marc Marquez non ne possono più.

“Capisco, ma se hanno accettato la sfida, devono portarla fino in fondo, accettando eventuali punti deboli nel percorso instaurato. Oddio, li comprendo: subentra un sentimento di frustrazione quando si vorrebbe vincere e non si vince più. Mi auguro di vederli prontamente reattivi, perché là davanti nessuno aspetta nessuno”.

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