Continuare a soffrire o lasciare la MotoGP? Mir come Jorge Lorenzo

Continuare a soffrire o lasciare la MotoGP? Mir come Jorge Lorenzo© Luca Gorini

Insoddisfatto, lento e in "pericolo": Joan, maiorchino come il cinque volte iridato, pensa al prematuro ritiro?

07.08.2023 ( Aggiornata il 07.08.2023 12:30 )

I gelidi venti inglesi sparavano raffiche di notizie nel paddock di Silverstone, alcune da scansare a priori, altre da filtrare, poche da affrontare a viso aperto. La più "fredda" delle illazioni parla di un pilota ritrovatosi in poco tempo da vincente a sofferente. Joan Mir quanto potrà andare avantì così in MotoGP? Rischia di fare come Jorge Lorenzo.

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Jorge Lorenzo: maiorchino e seduto (scomodo) a fianco di Marc Marquez

La reputazione di Marc Marquez era, sino al 2019, simile a un "mangia compagni di box". Tesi supportata dai risultati segnati dal numero 93, che vinceva a raffica, lasciando briciole e nessun spiraglio di luce a chi gli sedeva a fianco. Peraltro, quattro stagioni orsono, il Repsol HRC era ben fornito.

Lo aveva definito "Dream Team", benchè sia stato il solo nativo di Cervera a sognare. Dall'altra parte, invece, incubi a occhi aperti. Jorge Lorenzo le ha prese a destra e a manca, senza raccogliere uno straccio dei risultati che lo avevano portato a conquistare 5 allori, uno ottenuto battendo (tra gli altri) proprio Marquez. Ma era in Yamaha, ricordate?

Insoddisfatto, limitato, per nulla divertito, il maiorchino disse "basta", ritirandosi. Meglio godersi il frutto del lavoro proficuo, anzichè provare a contrastare l'incontrastabile. Ordini di arrivo a parte, l'Ala dorata era totalmente MM93 oriented, ovvero, dedicata totalmente al catalano. Jorge, oggi leggenda della MotoGP, rifarebbe quanto ha fatto. Dire addio.

Le sofferenze di Mir cominciate con Suzuki

Mir conta il mondiale Moto3 edizione 2017 e il titolo MotoGP del 2020. Un palmares da sogno per quasi tutti i piloti. Appunto, proprio perché ben abituato, che senso ha per lui andare avanti in codesta maniera? Eccellente questione, non proponibile a un ragazzo di 26 anni.

Ragazzo diventato papà, e questa rappresenta la bellissima e intoccabile notizia per lui e per la sua vita. Quando si diventa genitori, i punti di vista cambiano. Impossibile prevedere come, ma sappiate che cambiano. Non sappiamo dire se sia cambiato o come per Joan, sicché ci occupiamo solo della pista.

E va male. In realtà, cominciò ad andargli male da metà stagione 2022, per ripetute cadute, infortuni e la pessima notiza lanciata da Suzuki: il ritiro prematuro della Casa di Hamamatsu. Proprio il Marchio a cui il numero 36 aveva riportato il mondiale, mancante dai tempi di Kenny Roberts Junior. Provate a immaginare la delusione patita.

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Mir come Lorenzo: natalità e destino fotocopie? 

Alché, dopo l'uscita della GSX-RR (ritenuta quasi al pari della Ducati e bellissima), Mir dovette reinventarsi. Cosa esisteva di meglio di un bel team Repsol HRC ufficiale? Niente, ma i tempi erano e sono cambiati. Se sino a poco fa ogni pilota desiderava farne parte, adesso ci pensa su un attimo e con calma.

Joan ci sta provando. Ed è giusto, essendo lui un eccellente professionista dei semimanubri. Però la situazione è drammatica: vorremmo portarvi nel paddock con noi, facendovi notare il suo sguardo.

Ci ricorda Jorge Lorenzo, altro maiorchino maltrattato dagli eventi e dai pessimi rendimenti, simili o addirittura uguali a disastrosi score del conterrano. Lorenzo aveva 32 anni quando appese il casco al chiodo, 6 in più di Mir. I tempi sono cambiati, lo abbiamo detto. Le dinamiche, tuttavia, si somigliano.

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