MotoGP Silverstone, Bagnaia: "Pressione minima? Aumenta il rischio di caduta"

MotoGP Silverstone, Bagnaia: "Pressione minima? Aumenta il rischio di caduta"© Luca Gorini

Pecco spiega: "Il limite imposto è alto, e se si sale anche solo di 2 punti diventa difficile fermare la moto. Si parla di maggiore sicurezza, ma ora la situazione non è più sicura"

03.08.2023 ( Aggiornata il 03.08.2023 19:22 )

Cinque settimane dopo la MotoGP riparte, ed ovviamente l’uomo da battere resta Pecco Bagnaia. Il piemontese del resto guida la classifica generale da campione del mondo in carica, ed è stato l’ultimo vincitore prima della pausa, in quel di Assen. Alla vigilia di Silverstone dunque è l’uomo da battere, dopo una pausa utile per ricaricare le pile.
 
“Ho pensato in primis a rimettermi fisicamente – le sue parole – ed a preparare al meglio la seconda parte di stagione. Mi sono concesso anche una vacanza, con la mia fidanzata ed il mio cane, oltre alla bellissima esperienza presso il festival di Goodwood”.
 
Passando al weekend alle porte ad ogni modo non mancano i nodi da sciogliere, a partire dalle novità regolamentare. E se quella legata alla “liberazione” del primo turno di prove da qualsiasi incidenza in termini di Q1 e Q2 – “Ho sempre usato la prima sessione per prepararmi alla gara” il commento di Pecco – diverso è il discorso per l’introduzione della pressione minima degli pneumatici, sulla quale Bagnaia ha le idee chiare.

Bagnaia e la pressione minima delle gomme

“La regola sulla pressione cambierà molto le cose. Il limite minimo imposto secondo me è troppo alto, e stando sui tali cifre (1,9 bar all’anteriore e 1,7 bar al posteriore ndr) il rischio di cadere è più alto: per evitarlo sei costretto ad andare più piano, oppure vai sotto il limite e vieni penalizzato. La mia squadra sta lavorando in merito, ma non è un qualcosa che comandi dal box o in sella”.
 
Bagnaia approfondisce il tema, confermando la sua opinione contraria.
 
“Quando la pressione arriva ad essere due punti sopra il limite, cosa che può accadere facilmente, la moto diventa difficile da fermare, così come è dura chiudere le linee. A Jerez ad esempio ho dovuto spesso allontanarmi da chi seguivo, per evitare che la pressione si alzasse a dismisura, per poi riavvicinarmi e tentare un attacco. Abbiamo parlato della faccenda in Safety Commission ma dovremo adattarci”.
 
E per chiudere l’argomento lo stesso portacolori Ducati contraddice in parte Michelin, che ha più volte sottolineato come l’implementazione di tale regola sia avvenuta per aumentare la sicurezza.
 
“Dicono che questo sia stato fatto per la sicurezza, ma non credo che ora la situazione sarà più sicura, dato che prima non abbiamo mai avuto problemi. Magari al posteriore ogni tanto, ma ora se si alza la pressione dell’anteriore oltre 1,9 la situazione non diviene più sicura: lo sappiamo, se resti per tanti giri dietro ad uno o più piloti la pressione si alza e puoi perdere terreno. Credo che questa nuova regola sarebbe dovuta essere applicata al 50% della gara, non alla corsa completa, ma ora dovremo capire come prevenire i problemi”.
 
Ad ogni modo Bagnaia è pronto ad affrontare il GP inglese con il medesimo spirito, forte anche della vittoria del 2022.
 
“Sono felice di riprendere qui, dato che il tracciato mi piace e l’anno scorso ho vinto nonostante un weekend complicato. Il meteo potrebbe non aiutare, ma mi basterebbe non correre in condizioni miste. Lo spostamento del traguardo? Potrebbe essere un fattore in gara, ma per il resto sarà tutto uguale, a partire dalle marce”.
 
L’ultimo pensiero il piemontese lo dedica a Franco Morbidelli, che proprio ieri ha annunciato la sua separazione da Yamaha.

“Franco è uno dei migliori per me, tanto che nel 2020 ha chiuso il campionato secondo. Dopo l’operazione al ginocchio ha faticato, così come il team, ma penso meriti un’altra opportunità. Quando ci alleniamo insieme è sempre veloce”.

Aleix Espargarò: "Pressione gomme? Le gare saranno più noiose"
 
 
 
 
 
 

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi