Parla il Presidente di HRC in merito alla situazione del suo pilota, ribadendo quello che aveva già detto Puig ad Assen
07.07.2023 ( Aggiornata il 07.07.2023 17:48 )
In questa pausa estiva appena iniziata, a tenere banco naturalmente è il mercato piloti. Gli occhi sono puntati a quello che succede in casa Honda e soprattutto quello che farà Marc Marquez.
Nonostante le dichiarazioni di facciata pro-Honda, è chiaro ormai a tutti che sotto sotto il #93 si sia stufato di aspettare per tornare a vincere e di dimostrare la sua competitività. Non è un segreto che Marc si stia guardando intorno sia per mettere pressioni ad Honda per sfornare un nuovo progetto, sia per capire come uscire da HRC e dove accasarsi.
Del resto, nella conferenza stampa pre-Mugello Marc aveva dichiarato: “Honda sarà sempre il mio piano A per il futuro, ho un contratto con loro fino al 2024 ma cerco sempre un progetto vincente”, un'affermazione con valenza doppia, cioè restare "a vita" in Honda e sperare che riesca a sfornare una moto veramente competitiva o, in alternativa, cercare un progetto vincente altrove.
Il problema è proprio quello, il contratto fino al 2024 con il quale è “blindato” con la casa dell'ala e al momento nessuno dei competitor sembra volerlo in squadra. La sua unica speranza risiede nelle nuove concessioni, non ancora confermate, che Dorna sta cercando di introdurre per aiutare le Case del Sol Levante.
Puig e Watanabe su Marquez
Sulla situazione contrattuale di Marquez Alberto Puig si era già espresso in Olanda, durante la conferenza stampa straordinaria che era seguita al forfait dello pilota di Cervera dal Gran Premio di Assen, dichiarando: “Penso che Marc rimarrà con noi perché ha un contratto. Una persona, però, è libera di fare quello che vuole nella propria vita e Honda è una squadra che non trattiene controvoglia i propri piloti se non sono contenti. Honda rispetta tanto Marquez, ma non ho la sfera di cristallo per dire se resterà con noi.”
Il succo delle parole di Puig è questo: “Marc è libero di andarsene, non lo tratteniamo”, parole ribadite anche dal presidente di HRC, Watanabe in una intervista a Marca: “Naturalmente noi vorremmo tenerlo ma alla fine sarà lui a decidere. Se deciderà di andarsene, non saremo noi a fermarlo. Per farlo rimanere, credo che dovremo mostrargli qualcosa di concreto. Non è nel modo di lavorare della Honda limitarsi a dire: ‘Ti prego, resta'.”
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