Michelin in MotoGP: "Le moto vanno adattate alle gomme, non viceversa"

Michelin in MotoGP: "Le moto vanno adattate alle gomme, non viceversa"

Piero Taramasso smorza le polemiche relative a temperature e pressioni di gonfiaggio: "Chi trova il giusto assetto, evita problemi"

28.06.2023 ( Aggiornata il 28.06.2023 12:50 )

Algarve-Van Drenthe, una tirata nella quale la MotoGP ha consumato 8 tappe, costituite da Sprint e Gran Premi ad assegnare punti e consegnare trofei. L'impegno dela Michelin è riassunto in questo primo bilancio stagionale da Piero Taramasso, Responsabile del Bibendum nei campi gara: "Da Portimao ad Assen stiliamo un bilancio positivo" spiega "Perché l'introduzione della inedita mescola anteriore, usata a in Portogallo, Termas, Austin e Olanda, ha fornito riscontri interessanti. La suddetta soluzione offre il medesimo sostegno della copertura dura, ma garantisce aderenza data dalla media".

I tempi sul giro ne stanno giovando: "Portiamo meno specifiche nel paddock, quindi il lavoro risulta facilitato, sia per noi, che per team e piloti. I commenti sono sempre propositivi e, in considerazione dei tempi sul giro, abbiamo registrato record su diverse piste mondiali. Le corse, disputate sui medesimi passaggi, sono state ricoperte con parecchi secondi di vantaggio ai precedenti riferimenti".

Il premio più grande per Michelin in MotoGP: la costanza

Cosa è la "costanza"? Non si tratta della Sciüra Costanza, brava a prepare il risotto alla milanese. No. Qui parliamo delle calzature dedicate alle MotoGP: "Gli pneumatici si sono rivelati costanti nel loro utilizzo. Intendo dire che, dal primo all'ultimo giro di gara, i cronologici siglati sono rimasti sullo stesso livello. Per un Costruttore di coperture, parliamo del più bel regalo immaginabile: la costanza di rendimento e dele prestazioni. I piloti possono spingere dall'inizio alla fine".

Diversi protagonisti hanno palesato lamentele in relazione alla pressione della gomma anteriore. Piero ha la risposta:  "Alcune lamentene sono fondate, altre non hanno fondamento. La gomma è la stessa da sei anni, mai ci sono stati problemi. Solo che, soprattutto ultimamente, le MotoGP sono cambiate: tra aerodinamica, freni maggiorati, abbassatori e quant'altro, le gomme ne escono ulteriormente sollecitate. Le moto sono cambiate, lo stress sulla copertura anteriore sale, specialmente quando un pilota si trova in scia dell'altro".

Taramasso prosegue la disamina: "Tutto questo fa parte del package. C'è chi gestisce bene, chi fatica. Vediamo piloti completare la corsa nella scia, altri non possono. Chi trova il giusto set up evita problemi. Siamo un regime di monomarca. In tal regime, deve essere la moto ad adattarsi alle gomme, non viceversa. Chi riesce a interpretare il concetto, arriva in fondo benissimo e senza noie. Comunque, noi della Michelin stiamo lavorando per lenire il problema".

Futuro Michelin in MotoGP: anteriore nuova e visione sul Format

La Casa francese ha in serbo una specifica sulla quale stanno andando avanti le operazioni: "Nel 2025 arriverà la nuova soluzione anteriore, anticipata nei test ufficiali del 2024. Si tratta di un profilo rivisto, per una gomma che lavorerà a pressioni più basse. Anziché 1.9 bar di pressione minima, prevediamo valori di 1.7 bar. Servirà per far lavorare la struttura a valori di temperatura contenuti, nella garanzia di maggior grip in caso di staccata a moto inclinata, per un profilo maggiorato del disegno. La gomma sarà panciuta, rotonda, per misure più grandi".

Il cosiddetto "omino Michelin" sta organizzando tutto ad hoc: "La gomma anteriore richiede più tempo della costruzione di una posteriore. Anche perché i piloti interpretano l'anteriore basandosi su sensazioni assolutamente soggettive e uniche. Sicché, quando l'avremo disponibile, forniremo il prodotto ai piloti ufficiali nei test IRTA 2024".

Durante il weekend olandese si è parlato di cambio Format, previsto non prima del 2024:  "il cambio di Format non richiederà maggior numero di più gomme. Non dovendo affrontare il Time Attack il venerdì, casomai, avranno a dispozione di meno coperture. Una in meno. Su una cosa devo dar loro ragione: con l'attuale formato, piloti e team hanno meno tempo per lavorare sugli assetti. Ritrovarsi nella Sprint con la moto poco a punto è un dato da rivedere, perciò il cambio si farà nel 2024".

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