Marquez si confessa: “Pochi hanno saltato 3 anni e sono tornati competitivi”

Marquez si confessa: “Pochi hanno saltato 3 anni e sono tornati competitivi”© Luca Gorini

Lo spagnolo durante un Q&A ha parlato di come sia cambiato ora che ha raggiunto i 30 anni, dell’amore per i suoi cani e dell’ambizione di tornare a competere per il titolo mondiale

21.06.2023 ( Aggiornata il 21.06.2023 17:14 )

Lo spagnolo della HRC sta vivendo un periodo complicatissimo della sua vita, dopo l’infortunio rimediato a Jerez nel 2020 la vita di Marc Marquez è stata un vero e proprio calvario. Le continue operazioni, il ritorno della diplopia, il cambio di manager e la nuova vita a Madrid lasciando la casa di Cervera, da sempre sua ancora di salvezza. Anche dal punto di vista sportivo questo 2023 non sta regalando gioie all’otto volte campione del mondo ma nonostante tutto resta un punto di riferimento sia per i colleghi che per i tifosi.

Marc Marquez sta facendo di tutto per aprire le porte della sua vita a più persone possibile. Il documentario “Marc Marquez: All in” racconta bene tutto questo. Le difficoltà di un ragazzo che dopo esser stato sul tetto del mondo per una decade è sprofondato in un vortice di dolore e sconforto dal quale però grazie agli amici più cari e al suo cagnolino sta cercando di uscirne.

Ogni età ha le sue abitudini

Marc parte dalla consapevolezza di non essere più un ragazzino, sono passati ormai dieci anni dal suo incredibile debutto in MotoGP: "Quando ho iniziato a correre ero molto giovane e si trattava solo di andare in moto e basta. Ora ho 30 anni e ho capito che devo prendermi sempre più cura del mio corpo: controllare tutto, fare più sessioni di fisioterapia e tutte quelle cose... Tutto sembra più grande”. Durante la stagione 2022 Marc Marquez è stato seguito ogni giorno a casa ed in pista da una troupe che ne ha ripreso sia i momenti di gioia che quelli più difficili: "Quando abbiamo realizzato il documentario, non si trattava solo di corse, mi seguivano ogni giorno con le telecamere. Quando apri la tua vita personale, le persone possono davvero vedere qualsiasi cosa su di te. Spero che sia un documentario dal quale le persone possano prendere qualcosa, e spero che gli piaccia".

Tornare quello di prima

In questi anni Marc Marquez ha sempre detto di voler tornare ad essere in grado di lottare per il tiolo, che accontentarsi non fa parte della sua natura e lo conferma anche durante il Q&A ripreso da motogp.com: "Il mio più grande obiettivo è tornare. Non molti atleti in passato hanno trascorso tre anni infortunati e sono stati in grado di tornare. Voglio tornare ed essere di nuovo competitivo e lottare per i campionati".

Il documentario

Viviamo in un'epoca in cui apparire è la priorità, ma non basta. Vogliamo che la gente ci veda sempre sorridenti e con la nostra vita che va a gonfie vele. Ciò purtroppo non sempre accade quotidianamente e per uno sportivo di livello mondiale come Marc Marquez è ancora più difficile. Non esiste solo lo sportivo in grado di vincere 8 titoli mondiali ma anche un ragazzo di 30 anni che ha dovuto passare un momento difficile e che ha accettato di farsi riprendere in un momento per lui complicato: "Quello che voglio dire è che li dentro c’è l’altra parte dell’atleta. Normalmente un atleta apre le porte di casa sua alle telecamere quando ha successo, sei felice e hai buoni risultati. Ma poi quando hai un momento difficile, normalmente entri in un periodo più protettivo e le telecamere non entrano in casa con te”.

Marc ha aperto le porte di casa sua anche nel momento di massima fragilità, dove i suoi affetti più cari gli chiedevano se ne valesse la pena continuare a soffrire in questo modo: "Quindi per questo, ho detto: perché no? Ho avuto molte persone che mi filmavano in passato mentre stavo vincendo, ma non in un momento difficile. Siamo umani, abbiamo momenti difficili, e molte persone che hanno problemi nella loro vita personale possano approcciare la vita in maniera diversa ora. Spero che possa essere d'aiuto".

La routine e gli animali domestici

Quando un pilota è abituato per quasi tutta la sua vita a trascorrere i mesi da febbraio a novembre prevalentemente in giro per i paddock di mezzo mondo. Restare per mesi chiuso in casa può essere veramente problematico: "Per me, la chiave per superare gli infortuni è stata una mentalità positiva e avere una routine. Questo è stato molto importante. La motivazione cambia ogni giorno. Alcuni giorni sei molto giù, ma se mantieni la routine, insieme alle persone intorno a te, può aiutare. Avevo le persone giuste intorno a me, famiglia, amici e il mio team e questo è stato di grande aiuto".

Ad aiutare Marc ci sono stati anche i suoi due cani, che spesso posta sui social, e che gli hanno permesso di mantenere rigida la propria routine a casa: "Abbiamo due cani. Ufficialmente ne ho uno, ma uno è di mio fratello e viviamo insieme, quindi abbiamo due cani di cui occuparci".

"Amo gli animali e, naturalmente, amo i cani. È un rapporto speciale con i cani, come quando esci a fare la spesa per qualche minuto e quando torni si comportano come se ti stessero aspettando da quattro o cinque giorni. È carino, mi aiuta a rilassarmi passeggiare per la città con i cani. Sono come amici con cui condividere quei momenti".

Robe da perderci il sonno

Dormire bene è fondamentale per chiunque, a maggior ragione per uno sportivo chiamato a dover resistere in sella per quasi un ora a moto da oltre 280cv e 350km/h di velocità massima: “Una delle cose più importanti per un atleta è dormire bene. Ma a volte non puoi controllarlo e potresti avere problemi fisici, o sul lato mentale se sei preoccupato per qualcosa che può essere un po' più difficile”. In questi anni Marquez ha raccontato di come spesso il dolore per il braccio fosse veramente forte e che quindi ha inficiato anche sulla sua vita privata: “A volte prendo la melatonina, ma non in grandi quantità, solo in piccolissime quantità. Se lo faccio, posso resistere per dieci ore e non avere alcun problema. Quando hai un momento difficile, perché no?"

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