“Ho finito la gara pensando a domani” dice il pilota Honda dopo la P11 nella Sprint, punto più basso della sua carriera in MotoGP
Marc Marquez sembra quasi prendere con “filosofia” la situazione tecnica in Honda di questa stagione. Una situazione che lo porta a tirare i remi in barca, arrivare al traguardo e pensare alla giornata di domani. La P11 nella Sprint rappresenta il punto più basso da quando lo spagnolo è in MotoGP.
“Ho chiuso undicesimo – esordisce lo spagnolo – perché non valeva la pena rischiare. Stamattina sul bagnato sono andato bene, quando la pista poi si è asciugata ho provato a spingere e sono caduto. Sono andato a prendere la seconda moto ed ho provato di nuovo a spingere cadendo ancora. Alla fine mi sono seduto nel box ed ero tranquillo, il bilancio non è positivo e non vale la pena rischiare.”
Poi aggiunge: “In gara sono partito convinto di fare bene ma già alla curva 11 sono quasi caduto, alla 1 sono andato lungo e da quel momento ho pensato a finire la gara e guardare poi alla giornata di domani. Dopo il Mugello avevo detto ai tecnici di guardare in faccia alla realtà e non provare a fare di più di quello che è nelle nostre possibilità. Questo weekend ho voluto spingere perché è un circuito che mi piace ma dopo questa mattina ho dovuto rallentare altrimenti in Olanda non ci arrivo.”
Lo spagnolo analizza la sua gara spiegando i problemi: “Abbiamo fatto un cambiamento di set up perché ieri faticavo con il grip al posteriore. Non sono riuscito a provarlo stamattina e in gara la moto poi non curvava. In un circuito come questo se la moto non curva è un problema. Nel warm up domani dobbiamo fare un passo indietro a livello di set up e non cercare di spremere la moto se non è possibile spremerla.”
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