Loris Capirossi: “Vincere al Mugello ti dà una emozione particolare"

Loris Capirossi: “Vincere al Mugello ti dà una emozione particolare"© Getty Images

ESCLUSIVA | L’attuale Safety Commissioner del Motomondiale parla ai nostri microfoni in vista del Gran Premio d’Italia del prossimo 11 giugno

07.06.2023 ( Aggiornata il 07.06.2023 18:03 )

Nella “Road to Mugello” abbiamo avuto modo di chiacchierare con uno degli interpreti del tracciato toscano con tre vittorie all’attivo, preziosa quella in 500 del 2000 con la battaglia tutta italiana con Rossi e Biaggi. Stiamo parlando ovviamente di Loris Capirossi, oggi Safety Commissioner del Motomondiale, con il quale abbiamo toccato anche l’importante tema della sicurezza, più che mai attuale visti i recenti incidenti.

Loris, ci avviciniamo al Gran Premio d’Italia

Ormai sono un ex pilota e prepararsi per arrivare al Mugello è sempre emozionante. Quando varchi i cancelli dove c’è il casco enorme, senti già l’adrenalina di quella pista fantastica, con quei sali-scendi incredibili, la velocità che si fa nel rettilineo…e poi essere italiani fa sempre la differenza.” 

Hai vinto al Mugello in 500 nel 2000 al termine di quella battaglia con Rossi e Biaggi sei salito sul podio nel 2005 con Ducati. Che ricordi hai di quella vittoria del 2000?

E’ stata una vittoria bellissima quella del 2000, era ancora la 500. Una battaglia bellissima, sono partito forte ma poi ho avuto un calo di gomme. Rossi e Biaggi mi hanno raggiunto ed abbiamo iniziato a lottare, avevamo un ritmo pazzesco. Poi, prima Valentino è caduto al Correntaio e, dopo qualche giro, Max all’entrata della S mi ha toccato ed è caduto anche lui. Mi sono trovato all’ultimo giro che non avevo nessuno dietro di me. Con la Ducati nel 2005 è stata una gara altrettanto epica, abbiamo lottato tantissimo. Con Melandri ci siamo giocati il podio all’ultimo giro. Ho dei bellissimi ricordi. Anche se non sono più pilota, non vedo l’ora di arrivare a questo Gran Premio.”

Nella tua storia al Mugello c’è stata anche la squalifica del 99 in 250, che cosa è successo?

La squalifica è arrivata perché in partenza Marcellino Lucchi con l’Aprilia ha avuto un problema alla carburazione, ha rallentato, io l’ho scartato e, quando, sono rientrato in posizione ci siamo toccati ed è scivolato. Il direttore di gara dell’epoca ha deciso di darmi bandiera nera, io non l’ho vista perché abbiamo fatto la gara tutti in fila. Sono stato squalificato per la gara del Mugello e quella di Barcellona. Piccolo aneddoto, grazie a quella squalifica ho conosciuto mia moglie.”

Quello di quest’anno sarà un Mugello speciale, il primo senza Giovanni Di Pillo come speaker 

Questa è una cosa terribile, Giovanni è sempre stata la voce del Mugello insieme a Ringo fin da quando correvo. Mancherà sentire il suo classico “Mugellooo, Buongiornooo”, eravamo amici. Mi manca la sua simpatia e la sua passione sfrenata per le moto.” 

Cosa significa per un italiano vincere al Mugello? 

La vittoria in Top Class al Mugello è differente dalla vittoria di un Mondiale ma è molto vicina, ti dà una emozione veramente particolare. Ho avuto la fortuna di viverla due volte, una in 250 e l’altra in 500, in MotoGP ci sono andato vicino ma non ce l’ho mai fatta. Me le ricordo come se fossero oggi.” 

GP Italia le gare più belle

Italia al Mugello, parole di Bagnaia e questione sicurezza


Arriviamo al Mugello di quest’anno con due italiani in testa in MotoGP, Arbolino primo in Moto2 mentre in Moto3 i nostri fanno un po’ fatica. Cosa ci dobbiamo aspettare?

In MotoGP stiamo vivendo una situazione fortissima, Bagnaia sta andando veramente forte e porta con onore il numero 1 sulla carena, Bezzecchi ha vinto già due gare ed è sempre tra i protagonisti, Marini a parte la sfortuna della caduta di Le Mans fa parte del gruppo dei migliori, Bastianini spero possa fare bene al rientro perché manca. Di italiani veloci ce ne sono, anche Di Giannantonio sta facendo delle belle gare, c’è da aspettarsi tanto dagli italiani in MotoGP. Arbolino invece stupisce sempre di più, è cresciuto tanto, si sta dimostrando un grande campione ed è in testa meritatamente alla Moto2. In Moto3 stiamo soffrendo perché non abbiamo un italiano protagonista.” 

Come hai interpretato le parole di Bagnaia dopo Le Mans sul gap tra moto factory e clienti? 

Non sono d’accordo con le sue parole. Il campionato attualmente è molto combattuto, sono tutti molto vicini e le moto sono simili. Quando c’era parecchio gap tra la moto ufficiale e quelle clienti le gare non erano molto belle. Le regole apportate hanno portato beneficio, ovviamente c’è più pericolo quando ci sono piloti tutti vicini ma le gare sono più intense. Da pilota ufficiale e campione del mondo può dire la sua e fa comodo avere una moto migliore degli altri, ma Pecco ha un talento talmente alto che può fare bene e giocarsi il campionato senza problemi.

Che cosa è uscito dall’incontro a Le Mans della Safety Commission?

L’incontro a Le Mans è stato positivo, all’interno della Safety Commission discutiamo sempre della sicurezza dei circuiti e dei lavori che dobbiamo fare per renderli più sicuri. Nel weekend di Le Mans i tre steward hanno parlato e discusso con i piloti, si sono chiarite tante cose.”

GP Italia orari

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