MotoGP, velocità, duelli e storia: ecco perchè il Mugello è magico

MotoGP, velocità, duelli e storia: ecco perchè il Mugello è magico© Luca Gorini

Dai tratti iconici come le arrabbiate alla classifica invasione post gara: il tracciato toscano fa parte dei capisaldi della MotoGP, grazie anche a Rossi, Capirossi e Biaggi

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07.06.2023 ( Aggiornata il 07.06.2023 17:45 )

Per rendere brillanti e densi di entusiasmo gli occhi di molti appassionati delle due ruote basta a volte solo nominarlo, perché il Mugello è decisamente uno di quei tracciati che qualunque amante del motociclismo porta nel cuore. Basti pensare che tanti piloti – non solo italiani - nel corso degli anni lo hanno decretato il loro tracciato preferito, ma del resto il layout del circuito situato in Toscana, in una conca naturale dove il meteo può tranquillamente alternare caldo torrido a temporali tropicali, non ha nulla da invidiare a nessun’altro impianto del mondo.
 
Alla velocità pura che si può ottenere sul lungo – 1141 metri – rettilineo, caratterizzato dal famoso scollino e dove Jorge Martin è stato capace l’anno scorso di superare i 363 chilometri orari, si somma la precisione necessaria nel misto, dove le curve si susseguono sinuosamente e devono essere raccordate alla perfezione. Tutto ciò è reso ancora più complicato ma al tempo stesso affascinante dai continui cambi di pendenza, specie nei tratti più famosi del tracciato come la Casanova – Savelli e le iconiche Arrabbiate, una doppia destra in salita da cuori forti.

Rossi, Capirossi, Biaggi e non solo: i grandi duelli

Una perla immersa nel verde, che per anni ha avuto nell’affluenza di pubblico un altro suo grande punto forte: non a caso una delle frasi più famose relative al tracciato toscano è “al Mugello non si dorme”, per il grande quanto festoso baccano fatto dai tifosi sin dal venerdì. Gli stessi tifosi che negli anni hanno reso celebre “l’invasione” in pista successiva alla corsa della classe regina, con conseguente raduno nella parte di rettilineo sottostante al podio, in una cornice da brividi sia dal punto di vista dell’atmosfera che della visuale.
 
Una grande festa dunque, che nel caso del tifo italiano è stata agevolata anche dai molteplici duelli e successi dei piloti azzurri, alcuni dei quali rimasti nella leggenda. E non parliamo solo delle gare della classe regina, perché nella top five dei duelli più emozionanti vi è certamente quello sotto il diluvio tra Marco Simoncelli e Mattia Pasini in 250, con due amici d’infanzia – prima che rivali – a giocarsi la vittoria – andata poi a Pasini – in condizioni a dir poco impervie. Passando alla classe regina, indimenticabile la gara della 500 nel 2000 con Valentino Rossi, Loris Capirossi e Max Biaggi in lotta per la vittoria sino alle ultime battute, quando le cadute di Valentino e Max spalancarono le porte del paradiso a Loris.
 
Un trio questo che ha animato un numero incalcolabile di Gran Premi del Mugello, luogo mistico per tutti coloro che vi hanno messo piede almeno una volta. Insomma un tracciato speciale ricco di storia, livree e caschi dedicati. Vincere in alcuni circuiti resta maggiormente nel cuore e nei pensieri dei piloti, e farlo al Mugello rappresenta questo concetto. Un concetto che valeva anche per Jason Dupasquier, che proprio al Mugello ha visto nel 2021 il suo sogno spezzarsi: anche per lui il Mugello è pronto ad accendersi ed a regalare spettacolo una volta di più.

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