GP Americhe circuito: curve, lunghezza e criticità per la MotoGP

GP Americhe circuito: curve, lunghezza e criticità per la MotoGP© Luca Gorini

Ecco tutto quello che c’è da sapere sul tracciato di Austin, dove nel fine settimana si svolgerà il terzo appuntamento del Motomondiale

13.04.2023 ( Aggiornata il 13.04.2023 12:39 )

Il Motomondiale si appresta a riprendere la sua corsa, dopo le festività pasquali e la sbornia per la vittoria di Bezzecchi in Argentina, facendo rotta oltreoceano per la tappa numero tre della stagione 2023. Il Gran Premio delle Americhe, sul Circuito delle Americhe (COTA) di Austin, in Texas, è pronto ad accogliere i piloti in un contesto di grande spettacolo.

Il COTA di Austin è stato inserito nel calendario del Motomondiale nel lontano 2013, facendo parte di un triplo salto negli Stati Uniti d'America, con Laguna Seca ed Indianapolis. Nel corso degli anni, il Gran Premio delle Americhe ha scalato posizioni, dal secondo al terzo posto nella graduatoria stagionale, fino alla quarta posizione nel 2022, a causa della Mandalika, seconda tappa del Mondiale.

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Storia, caratteristiche ed incidenti avvenuti al COTA di Austin


Il Circuito delle Americhe di Austin è un tracciato che ospita anche la Formula 1, progettato dallo studio HKS e supervisionato da Hermann Tilke. La sua costruzione, tuttavia, è stata caratterizzata da momenti di difficoltà finanziarie. Nel 2011, infatti, i lavori sono stati sospesi a causa di una disputa tra i costruttori dell'impianto e gli organizzatori della gara, in merito alla cessione dei contratti di costruzione. Il Circuito delle Americhe è stato ufficialmente inaugurato il 25 settembre 2012, e l'anno successivo ha ospitato il Gran Premio delle Americhe del Motomondiale.

Il tracciato di Austin si sviluppa su una lunghezza di 5,513 km, con un totale di 20 curve, 11 a sinistra e 9 a destra, una sede stradale larga 15 metri ed un rettilineo di 1200 metri. La salita di 41 metri verso curva 1 e la successiva discesa verso la sequenza di curve 3-4-5-6-7-8-9, ricordano la sequenza Maggots-Beckets-Chapel di Silverstone e le S di Suzuka. Il tracciato del COTA di Austin è considerato uno dei più completi del calendario, sia dal punto di vista del layout che delle sfide che presenta ai piloti.

INCIDENTI

Nei 10 anni di attività del COTA di Austin, l'incidente più significativo è stato quello avvenuto nella gara di Moto3 del 2021, causato dal pilota turco Deniz Oncu, che ha tagliato la strada ad Alcoba, provocando una caduta che ha coinvolto anche Acosta e Migno. Come conseguenza di tale comportamento, Oncu ha ricevuto una sospensione di due gare, quelle di Emilia Romagna ed Algarve. Oltre a questo episodio, il Circuito del GP delle Americhe ha molti altri aspetti di interesse, come i punti di frenata più difficili e i punti di sorpasso più favorevoli.

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I tratti caratteristici del Circuito del GP delle Americhe


Tra i punti di frenata critici del tracciato texano si segnalano la curva 1, con un tornantino posto in cima ad una collina e un punto di corda che richiede una frenata accurata; la curva 11, dove i piloti frenano fortemente dopo un breve allungo in uscita dalla cieca curva 10; la staccata di curva 12, alla fine del lungo rettilineo, che richiede grande precisione dato che si arriva lanciati ad oltre 300 km/h.

Anche il complesso di curve che va dalla 3 alla 9 è critico, non tanto per i punti di frenata, ma per le modalità con cui le si deve impostare, elemento fondamentale per non compromettere la velocità in uscita e, di conseguenza, la performance nella seconda parte del tracciato.

Per quanto riguarda i punti di sorpasso, questi sono situati principalmente in prossimità delle staccate della curva 1, della curva 11 e della curva 12, ma anche la curva 15, che presenta un doppio punto di corda simile al Tramonto di Misano, e le due curve finali, la 19 e la 20, offrono l'ultima opportunità per guadagnare posizioni.

In sintesi, il Circuito del GP delle Americhe è una pista tecnica e impegnativa, che richiede grande abilità e precisione da parte dei piloti, ma che offre anche diverse opportunità per spettacolari sorpassi e un emozionante spettacolo per gli appassionati di motociclismo.

Statistiche e Record del Gran Premio delle Americhe


Il Gran Premio delle Americhe celebra quest'anno il suo decimo anniversario, una pietra miliare per questa gara motoristica che è stata introdotta nel 2013 al fianco di Laguna Seca e Indianapolis. La prima edizione ha visto il trionfo di Marc Marquez in MotoGP, davanti al suo compagno di squadra Pedrosa, Terol in Moto2 ed Alex Rins in Moto3, mentre l'ultima edizione, quella del 2022, ha visto la vittoria di Enea Bastianini in MotoGP, Tony Arbolino in Moto2 e Jaume Masia in Moto3.

Il palmares di tutte le categorie annovera 17 vittorie spagnole (di cui 7 appannaggio di Marquez, 6 delle quali consecutive), 6 vittorie italiane, 2 vittorie inglesi (Lowes e Kent nel 2015), una vittoria svizzera ed una vittoria australiana.

Nella MotoGP, il giro più veloce di sempre è stato stabilito da Enea Bastianini nel 2022 con il tempo di 2'03"521 (precedentemente detenuto da Marquez con il tempo di 2'03"575 nel 2014), mentre la pole position, che costituisce anche il record assoluto, è stata realizzata da Jorge Martin nel 2022 con il tempo di 2'02"039.

Nella Moto2, il giro più veloce di sempre è stato stabilito da Aron Canet nel 2022 con il tempo di 2'09"312 (precedentemente detenuto da Raul Fernandez con il tempo di 2'09"794 nel 2021), mentre la pole position, che costituisce anche il record assoluto, è stata realizzata da Cameron Beaubier nel 2022 con il tempo di 2'08"751.

Infine, per quanto riguarda la Moto3, il giro più veloce di sempre è stato stabilito da Aron Canet nel 2017 con il tempo di 2'15"583, mentre il giro più veloce dell'edizione precedente è stato realizzato da Jaume Masia nel 2022 con il tempo di 2'16"179. La pole position del 2022 è stata realizzata da Andrea Migno con il tempo di 2'15"814, mentre il record assoluto è ancora detenuto da Aron Canet con il tempo di 2'14"644 stabilito nel 2017.

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