Pirro, una "vita da mediano": Michele, l'arma in più di Ducati in MotoGP

Pirro, una "vita da mediano": Michele, l'arma in più di Ducati in MotoGP© Luca Gorini

Il pugliese lavora dietro le quinte: la Desmosedici GP vince convince, il merito è del suo contributo, costituito da esperienza, velocità, professionalità e velocità. Il titolo Costruttori e l'alloro pilota deriva dal contributo del numero 51

06.11.2022 ( Aggiornata il 06.11.2022 15:41 )

Di collaudatori ce ne sono tanti, alcuni portano nomi e cognomi davvero altisonanti. Parliamo di bravissimi professionisti, spesso dotati di curricula pesanti, messi in piedi negli anni di carriera. Eccellente, ma ci avete fatto caso: i rispettivi contributi sono stati sporadici o, analizzando bene i rendimenti dei Marchi rappresentati, forieri di scarsi risultati. 

Invece, c'è una Casa che si distingue per fedeltà al proprio tester, anzi, ribaltiamo la frase: c'è un tester che si distingue per fedeltà alla propria Casa. Lui è Michele Pirro, pugliese nato a San Giovanni Rotondo il 5 luglio 1986. Ducati può vantare di averlo in corte, e lui può vantare un ruolo prestigioso - e ambito - a Borgo Panigale. Chiunque lo svolgerebbe allo stesso modo?

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Pirro, il lavoratore per eccellenza

Voi potreste dire: "Eh, grazie, lavoratore per eccellenza. Anche io lo sono, infatti timbro il cartellino ogni mattina, puntuale, preciso, serio e professionale. Senza lamentarmi né fermarmi mai". Vero, e chi vi contraddirrebbe? A meno che non siate impiegati statali colti in fallo mentre lasciavano l'ufficio per tornare a casa o andare al bar, tutto bene.

Sappiamo che Pirro faccia un lavoro dai più invidiato. corre e gira in moto, coronando il sogno di una vita. D'accordo, però dovete anche sapere che facile non sia, tutt'altro: è difficilissimo. Al di là delle responsabilità da gestire e soddisfare - solitamente da mettere in conto nelle diverse mansioni offerte dal panorama lavorativo - Pirro deve essere veloce.

Veloce? Un tester? Macché, i collaudatori provano pezzi, dicono se funzionano bene o no, siglando tempi da tartaruga. Ah, se la pensate così, non ci avete capito una mazza. Il pugliese, al pari dei colleghi utilizzati nella medesima situazione, devono essere super rapidi, in tutto. A bordo della moto, nelle decisioni da prendere, nelle note da fornire, negli aerei da non perdere. Ecco, Michele Pirro in questo è unico, instancabile e pronto a saltare su selle sempre diverse, che necessitano interpretazioni, stili e sensibilità particolari.

Ducati vince in MotoGP grazie a Pirro

Michele è da poco diventato papà. Lo scorso 23 agosto la bellissima Ginevra ha visto la luce e - ve lo spiega chi ha provato la medesima emozione nello stesso preciso istante - la vita del pilota è cambiata. Oltre alle già elencate responsabilità, Pirro ha quella per eccellenza, la gioia massima, eterna. 

Con in palio il titolo Superbike del Campionato Italiano Velocità, la punta del team Barni ha dovuto mantenere sangue freddo, pazienza, velocità e resistenza. Tutto fatto, vincendo. E dire che la sua stagione era stata lunga, sia in ambito nazionale, che nelle numerose trasferte internazionali collezionate.

Ducati ha in casa un vincente, che ha reso vincente la Desmosedici. Sì, perché se in MotoGP la Rossa va forte e convince, sarà per ovvio merito di chi la guida, chiaro, altrettanto per mezzo di ch l'ha sviluppata. La persona di cui abbiamo scritto sinora. Esperto, sensibile, tecnico, veloce, capace di indicare le basi di un veicolo piaciuto a tutti coloro l'abbiamo portata in gara in questi anni.

Titolo Costruttori, alloro piloti, ma Ducati pensa già al 2023

Poche settimane fa, Pirro era impegnato a Jerez per test relativi alla crescita della Desmosedici GP23. Michele si è presentato da wild card in tre occasioni in questo 2022, disputando i Gran Premi del Mugello, Montmelò e Misano. Più che altro, la missione del numero 51 era di raccogliere dati, macinare chilometri, verificare che tutto funzionasse.

Fatto. Siamo convinti in una sua migliore collocazione in classifica, qualora avesse avuto le briglie sciolte. Però, va bene pure così. La cosa importante per Ducati? Capire se la GP23 fosse indirizzata nella giusta strada, poiché il 2023 è dietro l'angolo.

Ducati porta in azienda il titolo Costruttori e il mondiale Piloti, grazie a parole sentite da un cantante molto popolare: la sua è una vita de mediano, come direbbe Ligabue. Tutti i Marchi vorrebbero un centrocampista così, pronto a correre per gli altri e quando serve, abile a segnare goal.

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