MotoGP: Bezzecchi Rookie of the Year, talento pronto al salto di qualità?

MotoGP: Bezzecchi Rookie of the Year, talento pronto al salto di qualità?© Luca Gorini

Il 23enne riminese si è aggiudicato il premio di esordiente dell'anno, dimostrando un potenziale che non si era intravisto in tale misura nelle classi minori

18.10.2022 ( Aggiornata il 18.10.2022 17:52 )

Con il quarto posto di Phillip Island, figlio di una sorprendente prestazione, Marco Bezzecchi si è aggiudicato il titolo di "Rookie of the year 2022". Un riconoscimento mai veramente in discussione durante l'anno per merito di un pilota che in poche gare è riuscito a dimostrare una notevole adattabilità alla classe regina. Una pole position e un podio nelle ultime due uscite stagionali, da sommare al secondo posto di Assen e a tanti buoni piazzamenti non così scontati per un rookie.

Sebbene la Ducati sia decisamente la moto migliore, ad inizio stagione non erano in tanti a scommettere sull'italiano, preferendo altri rookie come Raul Fernandez, Remy Gardner e anche Fabio Di Giannantonio, tutti e tre ritenuti più pronti per la classe regina, chi per il palmares acquisito nelle classi minori (come i due attuali piloti KTM) e chi per lo stile di guida (come il romano).

La MotoGP sembra la sua "taglia" ideale


Un anno sorprendente per Bezzecchi, soprattutto in considerazione del fatto che la sua crescita e la sua visibilità nelle classi minori è stata spesso oscurata da altri piloti. Nel 2018, al suo miglior anno in Moto3 caratterizzato da tre vittorie, salirono alla ribalta piloti come Jorge Martin o gli stessi Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio. Stesso scenario negli anni in Moto2, in cui le buone prestazioni del riminese furono messe in secondo piano a favore di Luca Marini ed Enea Bastianini nel 2020 e di Raul Fernandez e Remy Gardner l'anno successivo. Per un totale di 6 vittorie complessive, divise equamente tra Moto3 e Moto2

Un percorso di crescita verso la MotoGP buono, ma non eccelso. La prima stagione in top class ha evidenziato un veloce adattamento alla nuova moto per il riminese, che in più di un'occasione si è mostrato decisamente a suo agio in sella, forse come mai aveva mostrato fino ad ora nel motomondiale. Nella storia ci sono stati diversi piloti che sono riusciti ad esprimere tutto il loro potenziale specialmente in classe regina, in virtù di uno stile di guida più idoneo; basti pensare a Casey Stoner o allo stesso Fabio Quartararo. L'australiano prima dell'approdo in MotoGP contava 7 vittorie tra 125 e 250, mentre il francese addirittura una sola (tra Moto3 e Moto2.

La scommessa di Casey Stoner


Uno dei pochi ed essere assolutamente convinto del potenziale del neo rookie of the year è stato Casey Stoner. Il due volte iridato a inizio stagione ha subito indicato il riminese come possibile sorpresa del campionato, intravedendo un talento particolare. Un'investitura di un certo rilievo che fino ad ora ha dato i suoi frutti, in ultimo il titolo di rookie of the year. Inoltre, durante l'anno non sono mancati gli apprezzamenti di Gigi Dall'Igna, a dimostrazione dell'attenzione che anche Ducati sta ponendo nei confronti del giovane pilota della VR46 Academy. La prossima stagione sarà importante per cercare di smuovere ulteriormente le gerarchie all'interno della casa di Borgo Panigale, che se da un lato avrà gli occhi puntati sulla rivalità nascente tra Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini, dall'altra dovrà monitorare la crescita di un Bezzecchi intento ad esplodere definitivamente.

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