MotoGP, Australia favorevole alla M1: Quartararo vincerà ancora?

MotoGP, Australia favorevole alla M1: Quartararo vincerà ancora?© Luca Gorini

La Yamaha ben si addice alla caratteristiche di Phillip Island: lunghi curvoni da percorrere in pieno e precisi, sfruttando i medi regimi del motore e le doti telaistiche. Fabio, attenzione però ai due tornantini e alle... Ducati e Aprilia!

14.10.2022 ( Aggiornata il 14.10.2022 16:01 )

Teoricamente parlando, Phillip Island è terreno buono per la Yamaha. Ebbene sì. Oh, salvo essere smentiti: sarà pur vero, però, che i grandi curvoni da pennellare in appoggio possano favorire le doti della M1, rinomatamente a proprio agio in due condizioni: quando il gas si apre da metà regime in su, sfruttando una coppia corposa e fluida, compiendo linee perfette e garantite da doti telaistiche di assoluto riferimento.

Scenario simile a Portimao dove, infatti, Fabio Quartararo ha vinto il Gran Premio, a dispetto del lungo rettilineo principale. Il Portogallo fu terra di primo successo 2022 per il francese, che poi aggiunse Montmelò e Sachsenring. Poi, niente più gradini altissimi del podio.

Ecco perché l'Australia promette di rivedere El Diablo protagonista. Tra pieghe a medio e lungo raggio, il numero 20 può sfruttare capacità notevoli dal punto di vista della percorrenza e precisione, messe in campo nella costruzione dell'alloro conquistato lo scorso anno e nella vetta sinora mantenuta. Gli basteranno tali caratteristiche, o il nemico Rosso sarà ancor temibile?

Ducati forte (ormai) ovunque, Bagnaia lo sa

Si diceva che la Desmosedici andasse forte prettamente nei tracciati ove poter sfruttare la cavalleria e moto completamente dritta. Era così, oggi la situazione è cambiata. Per merito di una aredinamica esagerata, grazie a una gestione elettronica raffinate, le Ducati viaggiano spedite in tutte le condizioni. 

Soprattutto quando si riparte dal velocità e marce basse. Phillip Island conta due tornanti stretti e lenti, proprio lì sarà importante spalancare bene e con parsimonia: perdere tempo e trazione il pericolo, scappare via in accelerazione il vantaggio. 

Pecco Bagnaia sa queste cose, infatti andrà all'attacco del rivale. Solo due punti separano il torinese dalla punta Monster Energy, sicché prevediamo uno scontro ravvicinato tra gli sfidanti al titolo. La differenza tra Quarta e il numero 63? La moto, direte, ma non solo: Fabio è l'unico capace di volare con la M1, Pecco ha "alleati" marchiati Ducati di ogni genere. Le GP22 e le GP21 costituiscono un pacchetto di otto Rosse, e chi le fermerà? Forse solo una Casa tinta di nero.

Aprilia ancora in corsa con Espargarò

Aleix c'è, tuttavia deve ritrovarsi. Ovvero, deve ritrovare costanza e prestazioni offerte in particolar modo da inizio a metà stagione, quando la RS-GP era una "castigamatti" mica da ridere. Certo, l'Aprilia ha fatto piangere le Case avversarie, battendole spesso e volentieri.

Tra il catalano e la vetta contiamo oggi 20 punti. Tra il catalano e Bagnaia ci sono diciotte lunghezze a separarli. Fantastico, possiamo prevedere un aperto ed emozionante Gran Premio d'Australia, durante il quale vedremo di certo ulteriori nomi a regalare emozioni,

A Noale si rendono conto che la missione titolo MotoGP sia fattibile, perciò facciamo attenzione a Maverick Vinales. Per lui si tratterà del debutto in nero in loco, per un paddock dei prototipi assente da fine 2019. Sono passati tre anni, finalmente si torna a correre nello scenario più incredibile - ma vero - del calendario.

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