Le RS-GP di Aleix Espargarò e Maverick Vinales battono la Yamaha di Fabio. Quarto Pol Espargarò con la Honda, ma la Casa dell'Ala attendeva il ritorno di Marc Marquez. Ducati pensa al 2023
Dalle 9 alle 13, per 4 ore di lavoro. E' stata spesa mezza della prima giornata di test della MotoGP, con un circuito di Misano più soleggiato che mai. La sessione cronometrata registra un duo nero e incattivito, capace di far meglio del campione del mondo in carica, Le Aprilia di Aleix Espargarò e Maverick Vinales hanno fatto meglio della Yamaha di Fabio Quartararo.
Da Noale a Misano, sono state portate diverse novità, sicché i piloti le stanno provando. Ciò che nuovo non è, vedere le RS-GP così veloci, velocissime: Aleix ha siglato il crono 1'31"531, Vinales lo ha fermato 26 millesimi più tardi. A dar man forte al box Aprilia c'è anche il bravo Lorenzo Savadori, tester di riferimento della Casa.
La Yamaha tiene botta, perlomeno con El Diablo. Come al solito, direte voi. E avete ragione: Quarta e la M1 - in parte nuova - hanno la terza posizione, coadiuvati da una presenza di ingegneri giapponesi davvero cospicua. Franco Morbidelli ha verificato la bontà della nuova carenatura, finendo dodicesimo.
Enea Bastianini per Gresini è la miglior Desmosedici, mentre la paratia divisoria vista nel team Lenovo e la saracinesca spesso abbassata del garage Aruba fanno capire due cose: la squadra ufficiale - dal lato di Pecco Bagnaia - e la formazione sviluppo stanno provando qualcosa di nuovo.
Infatti, Michele Pirro entrava ed usciva di pista, ogni volta coi ragazzi a chiudere e aprire la visuale. Tanto lavoro anche in Pramac, giri completati da Luca Marini e Marco Bezzecchi. Non fate caso alle posizioni: l'armata Rossa attaccherà ad Aragon, come ha fatto nel Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini.
Marc è tornato, altroché. Era il più atteso l'otto volte iridato, i motivi lo sapete: il numero 93 è tornato in sella, e tutti lo stavano a guardare e ascoltare. Sarà curioso sentire le sue sensazioni post- test, nel frattempo per lui la diciassettesima prestazione.
La Suzuki "premia" Dominique Aegerter, offrendogli per un giorno la GSX-RR. Lo svizzero ha appena vinto il titolo della MotoE, compete per bissare l'iride in Supersport, merita l'opportunità arrivata dal team Ecstar. Lavorono in KTM, con aerodinamica nuova e altri particolari. Bello, ma i tempi?
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