Esclusiva, Reggiani: "La sprint race svaluta il campionato, piloti come carne da macello"

Esclusiva, Reggiani: "La sprint race svaluta il campionato, piloti come carne da macello"

"Il modo in cui sono stati trattati grida vendetta. Il nuovo format sarà un boomerang, erano già troppe 21 gare"

26.08.2022 ( Aggiornata il 26.08.2022 10:04 )

IL GP dell’Austria non è stato solo nel segno della terza vittoria consecutiva di Pecco Bagnaia, ma anche – e forse soprattutto – nel segno della sprint race, ufficializzata nel sabato austriaco e destinata ancora a far discutere per tanto tempo. Non è un segreto infatti che l’idea non sia piaciuta a tanti, ad esempio ad un ex pilota come Loris Reggiani.
 
“La sprint race non mi piace – il commento di Loris - dato che più gare si fanno più si svaluta il campionato. Credo che questa scelta sarà un boomerang: il primo anno gli ascolti certamente saliranno, dato che vi sarà curiosità, ma in seguito l’interesse calerà, il che porterà alla svalutazione delle gare. A quel punto infatti nessuno ricorderà chi ha vinto cosa e quando. Io reputavo già troppe 21 gare in un anno, quindi ora mi pare assurdo farne 42, nonché un qualcosa che rende impossibile seguire le altre categorie. A mio parere la MotoGP è un qualcosa di esclusivo, che dovrebbe rimanere tale: questo vale per tanti aspetti, a partire dal numero di gare: a me piaceva di più quando le gare erano circa 12. Ora con 21 ed il prossimo anno con 42 molti guarderanno le gare solo ogni tanto, e potrebbero disinnamorarsi”.
 
Un altro tema legato alla sprint race è il poco potere decisionale dei piloti.
 
“Il modo in cui sono stati trattati i piloti grida vendetta, ma d’altronde è sempre stato così. Continuano ad essere carne da macello: se gli attuali piloti della MotoGP decidessero di non partecipare verrebbero sostituiti da quelli della Superbike, ed in sei gare la gente si abituerebbe”.

Reggiani: "Meglio centellinare che svalutare"

Il modello Superbike ti piace?
 
“Mi piace la Superbike, ma su tre gare di un weekend ne vedo spesso una sola, dato che non si può pensare che una persona possa stare ancorato alla televisione. Per questo sarebbe meglio centellinare piuttosto che svalutare il singolo evento”.
 
Cosa consiglieresti ora a Dorna o alle emittenti che trasmettono le gare?
 
“Sarebbe bello che, per esempio, le nuove gare del sabato venissero trasmesse in chiaro, in modo magari da avvicinare nuove fette di popolazione al campionato. Con l’addio di Rossi in tanti hanno smesso di seguire la MotoGP, ed al momento non vedo personaggi in grado di far appassionare persone che non sono motociclisti, quindi occorre trovare una nuova strada”.

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