Al giro di boa il francese si è fatto trovare solidamente in vetta al campionato, ma è già successo in passato che le situazioni cambiassero…
27.07.2022 ( Aggiornata il 27.07.2022 12:59 )
21 e 66 sono i punti di distacco che Fabio Quartararo paga rispettivamente da Aleix Espargaro (secondo) e Francesco Bagnaia (quarto) e superato il giro di boa della stagione il francese si è fatto trovare saldamente in testa. In Olanda ha commesso il suo primo grave errore, ma è potuto andare in vacanza più o meno tranquillo con ancora un buon margine. Detto ciò, però, diamo uno sguardo alle statistiche e il dato che viene fuori è chiaro: finora l’85% dei campioni del mondo ha vinto dopo che nel giro di boa è stato primo. Resta fuori quel 15%, da non sottovalutare.
Il 2008 tra Valentino Rossi e Dani Pedrosa
A far parte di questa percentuale più bassa è stato Valentino Rossi nella stagione 2008, dov’era secondo dietro a Dani Pedrosa per appena quattro punti, ma poi vinse il titolo, il terzo con la Yamaha. Complice anche quella caduta dello spagnolo in Germania e a seguire l’infortunio alla mano sinistra e alla caviglia destra del pilota Honda che non riuscì più a lottare per il titolo. Il Dottore si laureò campione con tre gare di anticipo, in Giappone.
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L'ultimo titolo di Lorenzo e quello di Mir appartengono a quel 15%
Un altro caso che smentisce le statistiche è stato quello di Jorge Lorenzo nel 2015, quando al giro di boa era secondo dietro all’allora compagno di squadra Rossi con 13 punti di distacco. Quell’anno fummo spettatori di una lunga battaglia fino alla fine, basti considerare che il maiorchino vinse il titolo per soli cinque punti di vantaggio all'ultima gara di Valencia. E poi si arriva al 2020, quando a vincere il titolo è stato un costante Joan Mir, che a metà stagione è solo quarto in campionato dietro ad Andrea Dovizioso, Fabio Quartararo e Maverick Viñales. Proprio nella seconda parte riuscì a conquistare più del doppio dei punti del francese con quattro podi e tra questi la sua prima vittoria.
I punti in palio ad oggi sono ancora 225 e nelle nove gare mancanti si scriveranno nuove pagine di storia del motociclismo. Capiremo alla fine quale delle due percentuali sarà più alta.
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