MotoGP, Morbidelli "ci da un taglio": reset prima di Silverstone

MotoGP, Morbidelli "ci da un taglio": reset prima di Silverstone

Rasandosi, Franco si lascia alle spalle il cattivo inizio di stagione con la Yamaha, pensando alla seconda parte: dal Gran Premio di Gran Bretagna sarà la M1 da lui portata a podio, come fa Quartararo?

13.07.2022 11:32

Una foto, affiancata a un altro scatto. Il collage di copertina raffigura Franco Morbidelli, in primis a sinistra capelluto e (lievemente) barbuto, a destra liscio come una palla da bowling. Questo effetto scenico non è frutto della nostra fantasia, bensì della "operazione" apportata dal pilota della MotoGP: diamoci un taglio, e ripartiamo. 

Stagione MotoGP 2022 più dura del previsto per il Morbido

Solitamente, il drastico cambiamento di look avviene quando il soggetto in questione desidera cambiare (anche) la propria vita. Per esempio - magari vi è capitato - che una donna si presentasse al vostro capezzale, diversa tanto da non riconoscerla. Ebbene, se lo ha fatto è per due ragioni: ammirarsi differente di fronte allo specchio, e va bene, oppure perchè sta frequentando l'amante. E non va bene.

Nel caso di Morbidelli, interpretiamo, si tratta di feeling in sella e risultati. Cattivi entrambi, per ora. Perché affermiamo ciò? Per il semplice fatto che un iridato Moto2 - edizione 2017 - e vincitore di tre Gran Premi della MotoGP - con tanto di secondo posto finale ottenuto nel 2020 - non può arrivare, nel migliore dei casi, settimo al traguardo.

Mentre, invece, Fabio Quartararo imperversa e domina la vetta, a parità di M1, schierata dall'ufficiale Monster Energy. Il gap tra l'italo-brasiliano e il francese è notevole, specialmente quando Franco ammette di dover cambiare stile in sella, altrimenti il calvario continuerebbe. E ci sono già pronti i sostituiti, Razga appartiene alla lista. 

Silverstone decisiva per Franco

Non tanto l'appuntamento britannico nella fattispecie, quanto da lì in avanti. E da lì in avanti intendiamo dire Silverstone, Red Bull Ring, Misano, Aragòn, Motegi, Buriram, Phillip Island, Sepang e Valencia. Nove tappe, nelle quali il numero 21 dovrà (e lo sa) conquistare piazzamente soddisfacenti. 

Per sé stesso, certo, per la Casa di Iwata, ovvio. Altrimenti, che succederà? Il pilota gode di contratto firmato e controfirmato, però fatichiamo a credere come egli voglia andare avanti così, idem è il pensiero dei dirigenti del progetto legato dai tre diapason alla MotoGP.

Sicché, attenzione al rendimento del Morbido, in particolare sino all'Emilia-Romagna: abbiamo la sensazione che al Marco Simoncelli assisteremo a conferme e sorprese. Cosa porterà la fine dell'estate al ventinovenne nato a Roma il 4 dicembre 1994?

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