A qualifiche di Le Mans terminate al decimo posto, l'otto volte iridato pensa alla gara: "Realisticamente parlando, siamo al massimo da quinto posto. A meno che non piova o altro"
Decimo in qualifica a Le Mans. I motivi per strapparsi i capelli - nel bene o nel male - Marc Marquez fatica a trovarli, perchè è ormai consapevole di quanto ci sarà da soffrire da qui al termine della MotoGP 2022. Il catalano analizza il suo sabato: "Benino nelle prove libere - turno in cui è caduto - un po' in difficoltà nel pomeriggio, ma non poi di così tanto".
Appunto, la scivolata. Viene chiesto all'otto volte iridato se abbia temporeggiato prima di rialzare la sua RC213 V: "Devo gestire forza ed energie - ecco la spiegazione - perché il mio corpo è cambiato. Io sono informa, però è chiaro che, dopo l'infortunio, io debba stare attento in certe manovre".
Manovre, tra cui lo stile di guida: "Sì, come ho già detto più volte, è nel frattempo cambiato, ho dovuto modificare i miei movimenti in sella e la conduzione della moto in generale. Per quanto riguarda oggi, ho provato due assetti sulla Honda: in un caso mi sono sentito disivolto, nell'altro ho notato quanto ci sia da lavorare. Per ora, siamo da buona zona punti, dal settimo al quinto posto".
Detto questo, si passa al Gran Premio di domani: "Il passo per vincere non lo abbiamo - l'ammissione di Marc - però possimo fare una bella gara, portando a casa un bel gruzzolo di punti. Direi, realisticamente, che il nostro potenziale sia dall'ottavo al quinto posto".
Dall'ottavo al quinto, d'accordo. Si può fare meglio? Sì, ma in particolari condizioni: "Ah, potrebbe piovere - continua - oppure, chessò, un problema per gli avversari, le cadute... insomma, la corsa è la corsa, ce la giocheremo. Penso che un podio sarebbe per noi un regalo".
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