GP Spagna, Espargarò: "Partenza disastrosa, ma podio meraviglioso"

GP Spagna, Espargarò: "Partenza disastrosa, ma podio meraviglioso"© Luca Gorini

"Dobbiamo lavorare sulla frizione, è il problema principale. Sapevo che Miller e Marquez avrebbero sbagliato, ho sfruttato l'occasione"

01.05.2022 ( Aggiornata il 01.05.2022 17:17 )

Terzo in qualifica, terzo in gara. Aleix Espargarò, sta continuando la sua favola, alla quale ha oggi aggiunto le brezza di cogliere il podio in una delle gare più sentire per i piloti spagnoli. “Non ero mai salito sul podio a Jerez – confessa Aleix – quindi festeggiare con i tifosi è stato pazzesco”.
 
Quanto è stato complicato raggiungere questo podio?
 
Miller e Marquez sono stati due compagni di gara tosti, in quanto veloci e tenaci. Io avevo più passo e più aderenza, ma loro frenavano davvero forte: ero nervoso perché non riuscivo a passare. Sapevo che Marc e Jack avrebbero fatto un paio di errori nel corso della gara, e sapevo al contempo che avrei dovuto sfruttarli a mio favore”.
 
L’errore è arrivato, e lo hai sfruttato nel migliore dei modi.
 
“Quando ho visto lo spazio mi sono infilato, e poi ho pensato “ora spingere o morire”. Da quel punto in poi ho girato davvero forte: non so se avrei avuto il ritmo per vincere, ma non ero lontano. Peccato, ma le gare sono anche questo. La moto è stata ottima, dobbiamo solo lavorare sulla frizione, che ora è il nostro problema principale".

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In partenza hai avuto anche un piccolo contatto con Marc. Che è successo?

“E’ stata colpa mia, perché sono partito male. Al momento non riesco a partire bene, anzi lo faccio in maniera disastrosa, ma ci sta che su alcune cose io ed Aprilia dobbiamo migliorare. Oggi per poco non perdevo il podio per la partenza, ma è andata bene”.
 
Si può dire non sia stato un weekend d’amore tra e Marc. Sei d’accordo?

Mi dispiace per gli screzi con Marc, con il quale ho un bel rapporto. Forse mi sono arrabbiato troppo, anche perché capita di cercare il traino, come ho fatto anche in passato. Sono cose che capitano, e quando sei caldo si possono dire cose troppo esagerate”.
 
Come ti senti ad entrare sempre di più nella storia di Aprilia?
 
“Sono mezzo italiano, dico davvero. L’Aprilia la vedo come la mia moto, ed il fatto di essere così vicino alla vetta del mondiale è quasi senza senso. Sono davvero felice di quello che stiamo facendo”.

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