MotoGP Spagna, Bagnaia: "A Jerez come a Portimao, ma lì partivo ultimo"

Non poteva chiedere di più Pecco Bagnaia dal GP di Jerez, in cui è riuscito a tornare alla vittoria dopo un week-end perfetto caratterizzato anche dalla pole e dal giro veloce in gara. Le sensazioni in sella sembrano essere tornate quelle della seconda metà della scorsa stagione e l'impressione è che il 25enne italiano stia finalmente capendo come guidare al meglio la GP22: "A Portimao eravamo già a questo livello però partivamo ultimi e nella MotoGP d'oggi non si può vincere partendo dal fondo. Questa moto va guidata in maniera diversa, ci ho messo un po' di tempo per capirlo e quando abbiamo smesso di cercare di adattare la moto siamo migliorati. La moto va guidata più dolcemente sul gas, chiude molto bene le linee ed è sicuramente un passo in avanti".

Bagnaia e Quartararo imprendibili: "Abbiamo dato 10 secondi al terzo"

Il lavoro di inizio stagione, che in parte aveva rallentato Bagnaia nella ricerca del miglior feeling con la sua Ducati, adesso sta ripagando e la vittoria di oggi ne è la dimostrazione.

Ai microfoni di Sky Sport il pilota della VR46 Academy è apparso comprensibilmente emozionato: "Sono commosso, è stata la vittoria più sofferta. Abbiamo lavorato tanto e fino ad ora non si era mai visto il nostro potenziale. Qui a Jerez però c'erano tutte le condizioni per fare bene e siamo arrivati pronti alla gara. Sapevamo che potevamo lottare per la vittoria. Il week-end è stato duro perché non potevo fare tanti giri per via della spalla; in gara ho avuto un po' di fastidi alla mano che però non mi hanno compromesso".

Il rivale della corsa è stato un Quartararo quasi perfetto, con la quale ha dato vita ad un ritmo inarrivabile per tutti: "Fabio qui a Jerez l'anno scorso era imbattibile, quest'oggi abbiamo dato 10 secondi al terzo e siamo stati costanti per tutta la gara su una pista molto guidata dove noi di solito faticavamo, questo mi rende molto orgoglioso del lavoro fatto. Devo ringraziare l'Academy, è una vittoria di tutti".

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