MotoGP: il binomio Quartararo-Yamaha è destinato a proseguire

MotoGP: il binomio Quartararo-Yamaha è destinato a proseguire© Luca Gorini

Il francese, campione del mondo in carica, sembra davvero al limite con la M1, risultando spesso l'unico pilota competitivo con la moto di Iwata. Tuttavia, secondo i nostri lettori non cambierà casacca

30.04.2022 ( Aggiornata il 30.04.2022 10:07 )

Uno dei maggiori temi di questa prima parte di stagione della MotoGP, è senza ombra di dubbio quello riguardante il futuro incerto di Fabio Quartararo. Il campione del mondo 2021 ha infatti manifestato più volte il proprio malcontento per la mancanza di competitività della Yamaha M1 rispetto alla concorrenza, mettendo così in dubbio la sua eventuale permanenza con la Casa di Iwata per il 2023. A questo proposito, vi abbiamo chiesto che cosa farà il prossimo anno secondo voi lettori: ecco i risultati del nostro sondaggio.

Quartararo resterà in Yamaha...


La maggioranza dei votanti pensa che Fabio, nonostante il malcontento, possa comunque restare nel team ufficiale Yamaha anche dopo la fine del 2022. Secondo il 40%, tuttavia, la motivazione principale dell'eventuale rinnovo non riguarderebbe una ritrovata fiducia verso il marchio giapponese, ma una scelta dettata dalla mancanza di alternative concrete e davvero competitive in ottica mondiale.

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...a patto che la M1 diventi più competitiva


Il 30% dei lettori ha però messo in dubbio il binomio Quartararo-Yamaha, ritenendo opportuno un rinnovo contrattuale soltanto se la M1 dovesse diventare nuovamente una delle migliori moto in griglia, dando così maggiori garanzie al numero 20.

Infine, il restante 30% reputa sicuro un divorzio a fine stagione, con Fabio che andrebbe in un altro top team nel 2023. Le due opinioni, equamente divise al 15% dei voti totali, vedrebbero Quartararo pronto ad accasarsi in Honda o, addirittura, in Suzuki al posto del campione del mondo 2020 Joan Mir. Al momento è impossibile prevedere cosa deciderà il pilota francese, ma il suo futuro, come si può notare, è più incerto che mai.

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