MotoGP: Zarco preferisce un' Argentina “scivolosa”, ecco perchè

MotoGP: Zarco preferisce un' Argentina “scivolosa”, ecco perchè© Luca Gorini

Il pilota Ducati Pramac si augura che il tracciato di Termas de Rio Hondo, dopo due anni, si presenti sporco e con poco grip. In conferenza stampa ha spiegato le sue motivazioni

31.03.2022 ( Aggiornata il 31.03.2022 19:57 )

Dopo il podio conquistato in Indonesia, Johann Zarco è arrivato in Argentina caricò di positività. Il pilota Ducati Pramac si troverà ad affrontare, come gli altri suoi colleghi, un weekend insolito che partirà da sabato anziché da venerdi. Ma il francese non è preoccupato.

Zarco: “Cambio di programma? Nessun problema”


“Noi abbiamo ricevuto tutto il materiale - ha commentato in conferenza stampa - quindi procederemo come sempre. Andrà peggio, invece, a chi non ha ricevuto niente in quanto i meccanici avranno da fare un lavoro straordinario. In ogni caso, sabato sarà una gran bella giornata e ci saranno abbastanza prove per provare la pista, ma soprattutto per pulirla dato che è tanto che non giriamo qui. Di solito è un po' scivolosa, ma di sicuro questa pista mi piace e questo programma che cambia credo sia buono per fare un bel risultato”.

“Con la pista sporca vado di più”


Zarco ha quindi parlato dei ricordi che ha su questo tracciato: “Ho dei gran bei ricordi della Moto2 in Argentina, - ha detto - quindi mi sento abbastanza a mio agio qui. Nel 2017 ho fatto un buon risultato con Yamaha, poi nel 2019 con Ducati era stato più difficile. Sono stati due anni lunghi senza l'Argentina. Dopo il podio in Indonesia ho una bella spinta, ma dobbiamo capire un po' la situazione, perchè il programma è cambiato, dobbiamo essere intelligenti e andare il più veloce possibile per preparare le qualifiche. Ci sarà da capire quanto la pista sarà sporca, anche se è più difficile, io sono capace di trovare i limiti in questa situazione mentre quando l'aderenza è maggiore non riesco a spingere a sufficienza”.

“L'abbassatore non è pericoloso”


Il francese ha poi espresso la sua opinione sulla possibilità, in futuro, di portare i weekend di gara da tre a due giorni: “Se n'è parlato con il team e ieri si diceva che in effetti due giorni potrebbero essere sufficienti. Per lavorare e progredire come pilota e anche a livello tecnico tre giorni sono meglio, ma se in futuro si decidesse per due giorni si risparmierrebbe soldi. Credo che sarebbe positivo per lo spettacolo, ma non per lo sport”. Ecco che poi la conversazione si è spostata sul dispositivo anteriore Ducati che verrà bandito dalla prossima stagione: “Dovremo usarlo bene quest'anno per avere un vantaggio, io penso che sia interessante per lo sviluppo. Quando lo ha portato Ducati ha avuto impressioni interessanti e anche gli altri team hanno potuto studiarlo, non credo fosse uno sviluppo che rendesse la moto pericolosa. Peccato per Ducati, ma ci adatteremo.”

Infine sulla nuova chicane del Red Bull Ring:”Hanno fatto un gran lavoro. – ha concluso - In commissione sicurezza avevamo chiesto una chicane. Spero che nessuno dimenticherà di farla! Per come è la pista avremo tempo di arrivare in quarta marcia e poi faremo la chicane e poi arriveremo all'uscita in terza, insomma sarà una pista da Formula 1”.

MotoGP: guerra e ritardi, ecco perchè il weekend argentino perde un giorno

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi