GP Indonesia, Mandalika pista Ducati? Ecco perché Bagnaia pensa di no

GP Indonesia, Mandalika pista Ducati? Ecco perché Bagnaia pensa di no© Luca Gorini

Il pilota factory è convinto a metà di questo tracciato, ma le Qualifiche dicono ben altro e davanti a lui partiranno le Rosse di Martin, Zarco e Bastianini

19.03.2022 ( Aggiornata il 19.03.2022 12:34 )

Il fine settimana di Francesco Bagnaia sta subendo alti e bassi: la giornata di venerdì per lui è stata veramente “no” almeno in quanto a risultati, ma il pilota Ducati si era dichiarato felice e ottimista per il lavoro svolto. Oggi, costretto a passare dalla Q1, è riuscito ad accaparrarsi il sesto posto in griglia di partenza. Ma davanti a sé ha ben tre Ducati, le due Pramac di Martin e Zarco e quella del team Gresini, con Enea Bastianini.

Bagnaia: “Ducati forti nel time attack, si sapeva”


Ecco quindi che Bagnaia non può essere del tutto contento delle Qualifiche, ma più che guardare ad oggi, vuole concentrarsi sulla gara di domani e riscattare lo zero del primo Gran Premio del 2022: “Dopo il weekend in Qatar - ha detto - il nostro obiettivo è arrivare alla fine e capire tante cose e cercare di riprendere il feeling perchè alla fine la cosa più importante è riuscire a lottare per stare davanti e un buon risultato sarebbe riuscire ad arrivare nella top 5”.

Non chiede tanto alla sua Desmosedici il pilota ufficiale, ma quel che abbiamo visto oggi in qualifica è che Jorge Martin e Johann Zarco, sono stati velocissimi aggiudicandosi il secondo e il terzo miglior tempo: “Io dico che questo non è un circuito troppo Ducati - ha aggiunto -, anche se non si direbbe guardando le qualifiche. Che la nostra moto sia forte nei time attack già si sapeva, rispetto al Qatar, però, questa è meno pista Ducati, ma è anche vero che già dall'anno scorso su piste ostiche siamo riusciti ad ottenere buoni risultati”.

Strategia di gara ben studiata


Quale strategia utilizzerà, quindi, in gara per riuscire a contrastare gli avversari? “Fabio Quartararo in questo momento è superiore a noi, quindi la mia strategia sarà di cercare di capire da subito il ritmo che possiamo avere in gara e cercare di arrivare alla fine con ancora un po' di gomma rimasta per sfruttarla negli ultimi giri. Non sarà facile, anche perchè se ti metti dietro la gomma anteriore va su di pressione quindi sarà un aspetto da considerare anche questo. Io mi sento finalmente forte, perchè dalle FP4 del Qatar sono riuscito a trovare quello che mi mancava, ma ancora non ho potuto sfruttarlo. Già oggi nel time attack sono riuscito a fare ciò che volevo sulla moto. La gara è però una cosa a sé e soprattutto abbiamo gomme con le quali non abbiamo mai girato quindi sarà un'incognita per tutti”.

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