MotoGP Qatar, Espargaro: “Con la RS-GP una confidenza mai avuta in vita mia”

MotoGP Qatar, Espargaro: “Con la RS-GP una confidenza mai avuta in vita mia”© Luca Gorini

Aleix mastica amaro per il mancato podio, ma al contempo sorride: "Sono arrivato tardi su mio fratello, dopo aver perso tempo con Mir e Marquez, ma mi sono sentito il più forte sul passo"

07.03.2022 ( Aggiornata il 07.03.2022 11:31 )

È iniziato senza dubbio bene il 2022 di Aprilia, ovviamente grazie ad Aleix Espargarò. Il catalano ja tenuto fede alle aspettative precedenti all’inizio delle danze, anche se il quarto posto ottenuto in Qatar ha un sapore dolceamaro. Il piazzamento infatti è ottimo, ma l’aver mancato per così poco il podio non può che essere un piccolo cruccio.
 
“È vero che puntavo al podio – ammette Aleix – ma non posso dire di essere insoddisfatto, dato che in gara ho avuto un feeling con l’Aprilia mai avuto con nessuna moto in vita mia. Mi sono sentito il più forte in termini di passo, ma forse sono stato troppo conservativo, specie nei giri alle spalle di Mir e Marquez. Nonostante questo ho fatto il giro veloce, recuperando su chi avevo davanti, e solo l’essere arrivato tardi su Pol mi ha impedito di attaccarlo. Da uno a dieci sono contento otto”.
 
Ripensandoci avresti potuto fare di più nell’attacco finale a tuo fratello?
 
“Ho provato davvero con tutte le mie forze. Lui non aveva più gomma sul posteriore, così all’ultimo giro ho spinto per raggiungerlo: l’idea era di passare alla 15, dove ho passato anche Marc, ma ero ancora a mezzo secondo. Mi sono mancati un paio di giri, anche perché la mia gomma posteriore era messa meglio sia della sua che di quella di Binder”.

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Qual è la cosa migliore del tuo weekend?
 
“La cosa più importante è la velocità avuta. Sono riuscito a fare tanti giri in ’54 e mezzo, in una gara dove il passo di tutti è stato davvero veloce. Ogni weekend sarà un esame per noi, ma intanto abbiamo fatto un fine settimana davvero di valore”.
 
Una gara così ti avvicina alla possibilità della prima vittoria?
 
“Prima del weekend avevo detto di essere davvero fiducioso, ma i dubbi sono sempre dietro l’angolo. In gara invece le buone sensazioni sono state confermate: non voglio parlare di obiettivi come il titolo o la top five a fine anno, voglio piuttosto essere sempre veloce e godermi il momento. Sono arrivato a questo livello tardi nella mia carriera, dato che ho 32 anni, ma voglio appunto gustarmi tutto questo”.
 
Quanto è migliorata la moto rispetto all’anno scorso?
 
“Ho guardato tanti video dell’anno scorso giovedì. La prima parte di curva è simile, ma la seconda è molto diversa: apro il gas un metro prima, il che mi aiuta sia con le gomme fresche che usate. Il motore inoltre ha più cavalli, arrivando al livello della Suzuki. Dico spesso in Aprilia che il nostro modello deve essere la crescita compiuta da Dovizioso e Ducati, e siamo sulla buona strada”.

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