L'ex pilota ha ricordato le aggressioni fisiche e verbali ricevute ai tempi della rivalità con Valentino: "Facevano di tutto per farmi del male"
Nel corso delle rispettive carriere, Valentino Rossi e Casey Stoner hanno dato vita a uno dei dualismi più intensi che il Motomondiale ricordi. Una sfida così sentita da spingere una parte della tifoseria a macchiarsi di episodi deprecabili e non giustificabili nei confronti dell’australiano, quali insulti e striscioni offensivi.
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È stato lo stesso Stoner a ricordare le tensioni dell’epoca: “I tifosi scrivevano ‘m***a’ sul mio camper o cose del genere, c’erano minacce nei miei confronti. È stato molto duro da sopportare”, è la confessione dell’ex pilota al podcast Gypsy Tales.
L’ex Ducati e Honda ha spiegato che questi episodi non accadevano solo fuori dal circuito, ma anche nel paddock: “Quando uscivamo dal box c’era chi non perdeva occasione per infastidirci. Quando eravamo in scooter, c’era chi provava a strapparmi un braccio per farmi cadere – racconta Stoner – Facevano di tutto per farmi del male e condizionare la gara”.
Ed è quei che Casey accusa Rossi, sottolineando la mancata presa di posizione del pesarese contro gli eccessi della sua tifoseria: “Valentino non ha mai cercato di fermare tutto questo concretamente. Dal canto mio, credo di aver fatto un buon lavoro, sono stato coinvolto in situazioni da cui ho imparato”.
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