MotoGP: a Valencia brilla Morbidelli, Mir 7° è sul trono mondiale

MotoGP: a Valencia brilla Morbidelli, Mir 7° è sul trono mondiale

Secondo posto in volata per Miller, dopo un ultimo giro al cardiopalmo. Terzo Pol Espargarò. Quartararo finisce nella polvere. Suzuki fa festa 20 anni dopo Roberts Jr

15.11.2020 15:31

Franco Morbidelli ha conquistato la sua terza vittoria in carriera oggi sulla pista spagnola di Valencia, difendendo la posizione fino alla bandiera a scacchi dagli attacchi di un coriaceo Jack Miller, transitato sotto la bandiera a scacchi a soli 93 millesimi da ‘Morbido’.

Terzo gradino del podio per Pol Espargarò, con Alex Rins in quarta posizione davanti a Brad Binder. Settima piazza per Joan Mir, autore di una gara bilanciata e dove è stato bravo a togliersi dalla mischia. Primo degli italiani Andrea Dovizioso, in ovva posizione davanti a Aleix Espargarò. A completare la top ten, la Yamaha di Maverick Viñales.

Soltanto dodicesimo Valentino Rossi, che ha disputato un Gran Premio opaco, che lo ha visto in lotta con ‘Pecco’ Bagnaia, anche lui al di sotto delle aspettative, e che ha concluso in undicesima piazza. Quindicesimo Danilo Petrucci con la Ducati, diciottesimo Lorenzo Savadori con l’Aprilia.

I due guerrieri

“Ho optato per la gomma dura perché non eravamo sicuri che la media tenesse per tutta a gara, e ho dovuto aggiustare un po’ il mio stile di guida ma alla fine sono riuscito a gestirla bene, nonostante ci fosse molto vento”, spiega Morbidelli all’arrivo. “Sapevo che Miller sarebbe arrivato. Non ho più voce perché mi sono urlato ‘proverò a fare di tutto per vincere….’ E’ stato un bel duello, sportivo e pulito, ci siamo superati un sacco di volte, e alla fine sono riuscito a vincere, ma anche il passo di Jack è stato impressionante”, aggiunge Morbidelli, che ora è secondo nel mondiale.

E’ stato un altro bellissimo duello all’ultimo giro con Franco, ci siamo divertiti un sacco, soprattutto su un circuito come questo”, commenta Jack Miller. “Certo, sono arrivato a tanto così dalla vittoria, ma sono felice, abbiamo lavorato duramente per tutto il weekend e abbiamo dimostrato di avere un buon passo. Congratulazioni a Joan Mir per il suo titolo”.

Il campione


“Non ho parole per descrivere quello che sto sentendo in questo momento”, è il primo commento di Joan Mir appena da campione del mondo. “E’ un sogno diventato realtà. E’ un mix di emozioni diversissime. Non riesco a ridere e nemmeno a piangere… Sai, quando insegui un sogno per tutta la tua vita e poi riesci a realizzarlo… beh, devo cercare ancora di capire cosa sta succedendo intorno a me!”

Grande commozione anche al box Suzuki. “C’è stata tanta tensione durante la gara, non riesco quasi a gioire…”, dice Davide Brivio, il team manaher di Suzuki. “E’ incredibile, eravamo tutti molto concentrati. Lo sognavo ma non pensavo che potesse succedere davvero”.

La gara


Allo spegnimento del semaforo il più lesto a scattare a Jack Miller, ma poi sbaglia, finisce largo e Franco Morbidelli va al comando seguito da Pol Espargarò, con l’australiano che rientra al terzo posto davanti a Nakagami. Quartararo commette il primo errore, va fuori pista e rientra ultimo. Sia Mir che Rossi guadagnano subito due posizioni e sono rispettivamente decimo e quattordicesimo.

Morbidelli allunga davanti a tutti, forte anche di una scelta azzeccata di gomme, con una media all’anteriore e una dura al posteriore. Intanto alle sue spalle si porta Miller, che ha scelto una soluzione di pneumatici media-media e ha la meglio su Pol Espargarò.

Rossi intanto è in bagarre con Bagnaia, lo sorpassa ed è tredicesimo.

Nel primo terzo di gara escono Johann Zarco, che perde l’anteriore in curva1 mentre è sesto, e Fabio Quartararo, che infrange i suoi ultimi sogni di mondiali mentre cerca di risalire posizioni fra le Honda di Alex Marquez e Stefan Bradl.  

A metà gara le posizioni si cristallizzano, con poche eccezioni: il sorpasso di Nakagami su Oliveira per la quarta posizione e quelli di Mir e Dovizioso su Aleix Espargarò, che chiuderà nono.

A 9 giri dalla fine Nakagami prova il sorpasso su Pol Espargaro, ma arriva troppo forte e troppo stretto e cade alla curva 14 buttando alle ortiche la quarta posizione.

A incendiare il Gran Premio è la rimonta di Jack Miller che a 5 giri dalla fine inizia a chiudere il gap da Morbidelli, fino a portarlo a soli 2 decimi.

Le ultime due tornate sono da antalogia, con l’attacco di Miller che più volte si porta davanti a Morbidelli, bravo a rispondere per concludere vittorioso con 9 centesimi di vantaggio.

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