Forse la decisione migliore presa dal Premier portoghese per ovviare a quella più drastica di dover annullare del tutto l'evento
Il Gran Premio del Portogallo che si svolgerà, salvo diverse segnalazioni legate al covid-19, nel weekend dal 20 al 22 novembre, sarà a porte chiuse.
Ad annunciarlo è stato il Premier portoghese Antonio Costa dopo l'impennata di casi che si sono riscontrati nelle ultime settimane.
Sarà l'ultima tappa della stagione MotoGP, pista che per alcuni piloti della classe regina è quasi del tutto sconosciuta e che aumenterà la sfida e la posta in gioco. Entrata in calendario come ultima possibilità europea in questa stagione dove non è stato possibile vedere GP fuori dall'Europa, anche Portimao avrà le sue limitazioni.
Se sabato girava la voce che il Gran Premio fosse addirittura a rischio, l'ultima notizia riguarda il pubblico: la gara è stata blindata e si correrà a porte chiuse.
Ad annunciarlo è il Primo Ministro Costa: “Gli organizzatori dell'evento sono già stati informati che la presenza del pubblico non è autorizzata”, soffermandosi anche su quanto accaduto in Formula 1 dove, nel weekend di gara sono stati riscontrati 14 positivi al covid tra i vari team.
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Ecco quindi che, se il circuito avrebbe dovuto ospitare un massimo di circa 50 mila tifosi, il numero è sceso drasticamente a zero. Questa decisione, farebbe per un momento rivedere quella più drastica di annullare del tutto l'evento. Un patto che dobbiamo accettare per riuscire a vedere l'ultima gara dell'anno dove verranno assegnati i titoli in palio delle tre classi, Moto3, Moto2 e MotoGP.
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