MotoGP Aragon, gara: Marquez demolisce tutti

MotoGP Aragon, gara: Marquez demolisce tutti

Per il suo 200esimo GP, lo spagnolo fa una gara diversa da tutti i suoi avversari. Parte in testa e ci rimane fino alla bandiera a scacchi, senza avversari. La Ducati è grande protagonista con Dovizioso, secondo, e Miller, terzo davanti a Vinales. Gran gara dell'Aprilia, settima con Espargaro

22.09.2019 16:20

Il pesce è nella rete. Marc Marquez festeggia il 200° GP iridato con un successo tra i più netti della sua carriera, grazie al quale si guadagna il primo match-point per il titolo già fra due settimane in Thailandia. Il quarto successo consecutivo ad Aragon arriva dopo un weekend dominato sin dall'evento con la Dorna, che porta i fratelli Marquez a pescare nel laghetto circostante: Marc, infatti, si dimostra ispirato già sulla barca. Poi, tra prove libere, qualifiche e gara, l'ispirazione resta: il pilota della Honda parte al comando e gli avversari, in pratica, lo rivedono soltanto al traguardo. E con il +98 su Andrea Dovizioso, a Marquez basterà guadagnare altre due lunghezze – in pratica sarà sufficiente arrivare davanti al forlivese – per laurearsi campione già a Buriram, con quattro GP d'anticipo.

BRAVA DUCATI - A salvare l'onore dopo un sabato difficile è la Ducati, che completa il podio con Andrea Dovizioso e Jack Miller. Bravissimo Dovi, partito decimo e bloccato nel gruppo alla prima curva: la sua rimonta è inesorabile, con un'eccellente gestione delle gomme. Per lui che sabato era stato deludente, è una bella rivincita. L'australiano, invece, si aggiudica un duello da brividi con Maverick Vinales, e firma il terzo podio stagionale dopo Austin e Brno.

YAMAHA FLOP - La Yamaha è la principale delusa del GP: dopo il doppio podio di Misano e la doppia prima fila di Aragon con Maverick Vinales e Fabio Quartararo, i giovani leoni sulla M1 tornano in gabbia. Lo spagnolo illude con un buon avvio in cui sembra poter mantenere la seconda posizione, ma nel finale deve arrendersi al ritorno di Dovi e Miller. Il francese è quinto, con una gara insolitamente anonima. Peggio fa Valentino Rossi, per niente a suo agio con la gomma dura dietro: il Dottore è solamente ottavo a 23” da Marquez, preceduto anche dalla sorprendente Aprilia di Aleix Espargaro, autore di un bel settimo posto, subito alle spalle di Cal Crutchlow. Male anche Danilo Petrucci, 12° dietro anche ad Andrea Iannone, a oltre mezzo minuto da Marquez. Sfortunato Franco Morbidelli, caduto a metà del primo giro, colpa di una manovra azzardata di Alex Rins, che a fine gara va al box Yamaha-Petronas per scusarsi. Resta nel buio Jorge Lorenzo, soltanto 20°.

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