Dopo i piloti di riserva, in MotoGP servono tester aggiuntivi?

Dopo i piloti di riserva, in MotoGP servono tester aggiuntivi?

Le Concessioni potrebbero stravolgere l'equilibrio: tra prove di sviluppo, wild card e possibili infortuni, esploderà l'esigenza di trovare nomi all'altezza della situazione

15.01.2024 ( Aggiornata il 15.01.2024 09:01 )

Ancor prima che partisse la stagione 2023, ci era sorto un dubbio, poi diventato certezza: in MotoGP serve il pilota di riserva. I weeekend di gara - tanti - e i pericoli posti dall'aggiunta della Sprint al format ufficiale hanno tramutato il sospetto a vera e propria statistica: più si gira in gruppo, maggiori sono le possibilità di farsi male. Ora, con l'introduzione delle Concessioni inerenti alla tecnica, il pensiero è un altro, già anticipato qualche mese orsono: saranno sufficienti i tester impiegati dalle Case? A occhio e croce, verrebbe da rispondere negativamente.

Honda, 4 piloti titolari e il solo Bradl a sobbarcarsi i test

Al momento attuale del 2024, Honda appare - come scritto: sulla carta - il Marchio maggiormente favorito dalle tanto volute e discusse Concessioni, per un computo di test a superare le 20 giornate, forse addirittura 22. Considerando Luca Marini, Joan Mir, Johann Zarco e Takaaki Nakagami impegnati nei fine settimana dei Gran Premi, il grosso del lavoro di prove sarà sostenuto da Stefan Bradl.

Salvo qualche sortita giapponese, perlopiù concretizzata per colmare qualche infortunio, raramente rappresentanti dell'Ala dorata diversi dal tedesco sono impiegati nelle fasi di sviluppo. Se per il titolato Moto2 edizione 2011 sono previste 5 wild card stagionali, la questione sorge spontanea: basterà a soddisfare la causa Honda, oppure, la ricerca di un secondo valido - esatto - profilo è partita?

Yamaha, 2 piloti titolari, con Cructhlow il "diverso" della situazione

Quando Cal Crutchlow parla, offre dei feedback davvero raffinati e dettagliati. Ciò è molto buono per Yamaha, sebbene ci si chieda come mai le parole del tester inglese vadano in contrasto con quanto asserito dai titolari 2023. Che poi erano Fabio Quartararo, ancora presente, e Franco Morbidelli, oggi "sostituito" da Alex Rins.

Come per Honda, il medesimo discorso: i tre diapason potranno fruire di eccellenti Concessioni. Se ne occuperà in toto il trentottenne di Coventry? Qualora - sperando di no - si registrasse una defezione o assenza, su quali nome farebbe affidamento la Casa di Iwata per la M1 titolare o per le sessioni di prove?

Aprilia, 4 titolari e Savadori a supporto

Chiamato in causa a Le Mans, Mugello, Assen, Red Bull Ring e Valencia, Lorenzo Savadori se l'è cavata egregiamente, poiché coinvolto in gara in una fase delicata e fondamentale di sviluppo. Provate voi a farvi largo tra gli avversari titolari, contestualmente pensando come migliorare e quali annotazioni fornire ai tecnici Aprilia.

Il bravo cesenate lo fa da anni, ma ora la situazione sta evolvendo: Aleix Espargarò, Maverick Vinales, Miguel Oliveira e Raul Fernandez sono titolari a cui si augura piena salute, tuttavia, abbiamo visto come gli infortuni abbiano inficiato le classifiche 2023. Appunto: ipotizzando di una o più assenze, purtroppo possibile, e con il numero 32 impegnato in gara, chi si occuperebbe delle restanti mansioni da flaggare?

Ducati, 8 titolari e il solo Michele Pirro, a rischio wild card

Ora come ora, Ducati parte vessata dall'istituzione delle Concessioni. Meno prove rispetto alle Case rivali, anche perché il computo di pneumatici a disposione è ridotto al minimo. C'è però il vantaggio costituito dagli 8 titolari: se è vero che Pecco Bagnaia, Enea Bastianini, Alex Marquez, Marc Marquez (mmm...), Marco Bezzecchi, Fabio Di Giannantonio, Jorge Martin e Franco Morbidelli possano condividere i dati delle rispettive Desmosedici, il gioco diventa più semplice. 

Un conto però è pensare al risultato, un alto a come indirizzare gli ingegneri e deliberare parti nuove. D'accordo, lo si può fare anche in gara, come dimostrato dall'eccellente Michele Pirro. Ma  un test è un test, da allestire ad hoc e completare previa "calma" e metodo cognitivo. Se l'esperto pugliese dovrà esclusivamente occuparsi di questo, lo vedremo in azione durante un Gran Premio 2024?

KTM, 4 piloti titolari, l'unica Casa "abbondante" della griglia

Già il solo Dani Pedrosa fa azienda. il folletto catalano ha fatto faville nel Gran Premio di Misano, offuscando la capcità di tanti più giovani titolari. A proposito di titolari, KTM ne ha 4: Brad Binder, Jack Miller - che funge da test rider - Augusto Fernandez e Pedro Acosta.

Si è anche visto Jonas Folger, messo sotto contratto proprio per provare parti e macinare chilometri, entrato in azione quando Espargarò curava le ferite rimediate a Portimao. La RC16 può essere ben guidata pure da Mika Kallio, ex pilota di livello e uomo vestito d'arancio dal team Red Bull. Come vedete, nonostante sia giunto il "no" per aggiuntive due quattro cilndri da mettere in griglia, il fronte austriaco è - sulla carta - il "tranquillo" in termini di turnover e possibilità di scelta.

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