Bautista prova la MotoGP: perché?

Bautista prova la MotoGP: perché?© GPAgency

Alvaro guiderà la Desmosedici a Misano. Che senso ha per Ducati e lo spagnolo il test fine a sé stesso?

13.06.2023 10:53

Alvaro Bautista ce l'ha fatta: nei giorni 20 e 21 giugno sarà per lui allestito un test a bordo della MotoGP, ovviamente sostenuto dalla Ducati. Lo spagnolo, campione del mondo in carica SBK e prossimo al bis iridato, si toglierà una bella soddisfazione e, appunto: rimarrà soddisfazione utile a sé stessa o foriera di futuro agonistico?

Bautista, CV di assoluto rispetto, meno in MotoGP

Titolato 125 con Aprilia nell'edizione 2006, vincitore di 8 Gran Premi in 250, 3 podi in MotoGP. Effettivamente, contando le stagioni completate nella massima categoria prototipale - ben nove, nei panni del titolare - Alvaro ha raccolto meno di quanto seminato e ottenuto nelle precedenti esperienze.

Questo, in aggiunta alla tanto chiacchierata gara di Phillip Island 2018, gli hanno lasciato un retrogusto agrodolce e un senso di incompiutezza. In Australia lo spagnolo ebbe l'opportunità di guidare la Ducati ufficiale, sostituendo l'infortunato Jorge Lorenzo. L'attimo raffigurato da Gold&Goose è posto qui in basso.

Quarto al traguardo Bautista, che lottò per il podio. Proprio quella domenica di circa cinque anni orsono gli dettero la (legittima) convizione che, se seduto sul giusto mezzo, la vittoria sarebbe possibile o, perlomeno, uno dei tre gradini disponibili. Il passaggio in SBK lo lasciò nel dubbio.

Bautista in SBK il miglior di sempre, ma la MotoGP è la MotoGP...

Scrivendo questo pezzo, ci prendiamo le responsabilità del caso: Alvaro Bautista è, nelle condizioni svelate, il miglior pilota mai visto in SBK. Per "migliore", intendiamo colui in grado di vincere a mani basse, in scioltezza, lasciando poco e niente agli avversari. Lo spagnolo sta facendo così, giusto?!

Ottimo, ma qui si parla di MotoGP e del desiderio maturato dal prossimo trentanovenne di Talaveira de la Reina. Fantastico professionista, bravo papà di famiglia, bel personaggio ed esperto come pochi. Il numero 1 delle derivate ha chiesto a Ducati un test sulla Desmosedici, Ducati ha chiesto al numero 1 un test sulla Desmosedici. Entrambi hanno risposto "Sì, lo voglio".

Eccoci. E non vogliamo provocare, macché. La questione è: che senso ha questo test? Far togliere uno sfizio al pilota? Ok. Dimostrare che potrebbe essere ancora veloce su un prototipo? D'accordo. Far vedere che il suo livello è superiore? Va bene. 

Appunto. In caso di risposte - cronometriche, niente di più - affermative, diteci a cos'altro porterà la prova di Misano programmata in questo mese? A un posto in MotoGP? Mmm, no. Pubblicità per marchi e sponsor? Ci stanno. Niente di più, probabilmente, ecco perché comprendiamo a fatica il senso dell'operazione. Provato il "giocattolino", poi toltogli dalle mani, non pensate che il pilota proverebbe un senso di insoddisfazione? 

P.S. 

Tutto il discorso non toglie, anzi, elogia il valore del pilota, dei team Aruba e Lenovo e di Ducati, veri riferimenti mondiali e meritatamenti in vetta alle classifiche di SBK e MotoGP.

Prossimi appuntamenti SBK

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi