MotoGP, ecco perché Cal Crutchlow è stato "l'angelo custode" di Jack Miller

MotoGP, ecco perché Cal Crutchlow è stato "l'angelo custode" di Jack Miller© Luca Gorini

Dopo il primo anno l’australiano ha dovuto attuare un cambiamento importante per poter restare nella top class, e ciò è avvenuto grazie al britannico

25.07.2022 ( Aggiornata il 25.07.2022 17:45 )

Prima di Darryn Binder, colui che ha fatto un salto unico dalla Moto3 alla MotoGP è stato Jack Miller, che non ha potuto rifiutare un’offerta firmata Honda e ha così saltato il passaggio in Moto2. Una volta arrivato nella top class ha dovuto fare un importante lavoro su sé stesso e già nella squadra LCR aveva capito che avrebbe dovuto cambiare stile di vita, ora che era arrivato nella massima categoria. Proprio lì ha trovato chi gli ha dato una bella spinta...

L'inglese ha portato l'amico australiano sulla strada giusta


Ai microfoni di Speedweek ha dichiarato: “In una sola stagione ho capito che così non potevo andare avanti. La MotoGP è un 'lavoro a tempo pieno'. All'epoca, ho tratto vantaggio dall'aver trovato un compagno di squadra in Cal Crutchlow che si allenava molto e mi ha aiutato molto in questo settore”. Così è diventato un pilota professionista a tutti gli effetti: “Mi ha fatto assolutamente capire che si deve investire su questo aspetto se voglio avere successo in MotoGP. L'ho capito subito”.

L’australiano si è messo subito a lavorare duramente, tanto che ora ammette: “Se mi guardo indietro, in che stato ero nel 2015 e quanto sono in forma ora, sono convinto di essere uno dei piloti più in forma sulla griglia. Non voglio fingere che mi piaccia il mio allenamento, perché a nessuno piace sempre”.

La grande resistenza dovuta all'ottimo allenamento che pratica


Recentemente si ha poi avuto una dimostrazione di quanto serva il grande allenamento: “Basta pensare alla gara del Sachsenring. A 36 gradi quella è stata forse una delle gare più faticose della mia carriera". Alla fine della corsa si sono visti i piloti sfiniti, dopo la grande resistenza mantenuta durante la corsa e Miller ha affermato:"Ma mi sono sentito bene dalla A alla Z. E se si riesce in una gara così calda, allora significa che si è ben preparati per tutte le altre competizioni.

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