Il primo Manx GP di Sallustro: “Ho stretto i denti per arrivare al traguardo”

Il primo Manx GP di Sallustro: “Ho stretto i denti per arrivare al traguardo”© Gianluca Domenicali-Isabella Malag

L'esordio di Salvo sull'Isola di Man si è complicato per via di un incidente in prova, ma è riuscito a concludere ugualmente la gara della classe Junior: ecco com'è andata

31.08.2023 ( Aggiornata il 31.08.2023 09:53 )

In questi giorni, a proposito del Manx Grand Prix, abbiamo parlato della particolare avventura nella Classic Superbike vissuta da Stefano Bonetti e del fantastico podio ottenuto da Andrea Majola e Maurizio Bottalico nella classe Junior. In quest'ultima, abbiamo avuto però anche un altro pilota italiano in gara, ovvero Salvo Sallustro, presente in veste di newcomer con la Kawasaki del team Mygdal Racing.

Questa prima esperienza sull'Isola si è rivelata un vero e proprio rollercoaster di emozioni per il pilota italiano, da poco laureatosi campione della classe Naked nel CIVS. Nel corso delle prove, Salvo è infatti caduto sul Mountain per via di un contatto con un pilota che si trovava alle sue spalle, distruggendo la moto e rimediando diversi acciacchi dal punto di vista fisico, riuscendo ugualmente a concludere la corsa pochi giorni più tardi.

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Allora Salvo, com'è stato questo esordio sull'Isola di Man?

E' stato molto complicato, visto che nei primi giorni ho dedicato più tempo possibile a prendere confidenza con il tracciato riuscendomi a qualificare per la gara, ma in una sessione di prova un altro pilota mi ha colpito facendo finire entrambi oltre un muretto nella sezione del Mountain. Lì pensavo che la mia avventura fosse giunta al termine visto che sono stato portato anche all'ospedale con l'elisoccorso, ma volevo assolutamente partecipare alla gara, perciò ho stretto i denti riuscendo a concludere questa esperienza”.

Quanto è stata difficile la gara?

Parecchio, perché il dolore alla gamba era importante. Nel primo giro ho fatto davvero molta fatica a guidare, pensando addirittura di fermarmi, ma poi con l'adrenalina la situazione è migliorata. Chiaramente, percorrere 240 km in queste condizioni è stato molto complicato, ma sono felice di esserci riuscito, anche se mi hanno dovuto prendere in braccio per farmi scendere dalla moto una volta rientrato nel paddock”.

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“Punto già alla prossima edizione”


Come se non bastasse, hai dovuto usare la moto che ti piaceva meno...

Esatto, purtroppo la moto di riserva era quella che mi stava dando le sensazioni migliori durante le prove, ma si è distrutta completamente e quindi ho utilizzato l'altra pur non avendo un gran feeling con l'impianto frenante. Alla fine ho comunque trovato la quadra e gli ultimi giri di gara sono stati i più veloci che abbia fatto da quando sono arrivato sull'Isola, riuscendo a chiudere 37° dopo essere partito 50° e restando lontano dai guai”.

Al di là di tutto, quindi, puoi essere soddisfatto di questo esordio.

Assolutamente sì. E' stata un'emozione unica poter correre finalmente sull'Isola di Man e ne sento già la mancanza pur essendo passati soltanto pochi giorni. La Kawasaki si è rivelata una buona moto pur essendo decisamente poco preparata e far parte della premiazione di fine evento non ha prezzo. Ora, però, punto già alla prossima edizione, magari per ambire a qualcosa di meglio facendo tesoro di ciò che ho imparato quest'anno”.

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