Prima Pramac e Razgatlioglu: Ducati opzione MotoGP per Toprak

Prima Pramac e Razgatlioglu: Ducati opzione MotoGP per Toprak© GPAgency e Luca Gorini

Toprak lancia la sfida al secondo personale titolo SBK, ma pensa anche al futuro: Yamaha ha tutte le porte chiuse, il team satellite di Borgo Panigale un possibile valico d'accesso alla top class

14.02.2023 ( Aggiornata il 14.02.2023 11:57 )

Ci andiamo coi piedi di piombo, ma ci andiamo. Radio paddock suggerisce un possibile movimento di mercato, noi ascoltiamo la voce, valutando se potrebbe essere plausibile e concretizzabile. Come fatto circa un anno orsono, quando non si sapeva se Marc Marquez avrebbe nuovamente inforcato la sua Honda, oggi introduciamo un possibile discorso instaurato tra Toprak Razgatlioglu e un forte e valido team. Il turco, oggetto voluto dai più, non è però interessato alla SBK bensì alla MotoGP.

Toprak e la SBK: che altro potrebbe volere il turco?


Vincere, ovviamente. In SBK lo ha già fatto, chiaramente ci vuole riprovare, sapendo contestualemente che la missione di battere il più titolato di sempre - Jonathan Rea - sia già mandata in archivio. Persa la chance 2022 di bissare l'alloro 2021, Razga ha con Yamaha il contratto in scadenza proprio alla fine di quest'anno e, stando all'attualità, parrebbe poco intenzionato al rinnovo.

O meglio, Toprak coi tre diapason ci rimarrebbe anche, ma non più nel campionato dedicato ai modelli derivati di serie, bensì ai prototipi. Dopotutto, se ci pensiamo bene, aver portato in patria l'alloro e averlo riportato a Iwata è traguardo già tagliato. Meglio guardare a moto diverse. Ducati V4R? Magari al posto di Alvaro Bautista o Michael Ruben Rinaldi? Potrebbe, tuttavia ci suona strano, forse impossibile. Il pupillo di Kenan Sofuoglu chiede ingaggi importanti, da verificare se affrontabili dal team Aruba. Più che affrontabili, logici: lo schieramento rosso è giovane, ricco di talenti in crescita, perché "imbarazzarsi" con un nome così pesante e costoso come quello di Toprak? No, chi lo può pagare come lui è abituato a ricevere è la MotoGP. 

Razga e la MotoGP: vero movimento promozionale


Da tempo si parla di un sempre più florido interesse delle due ruote nel mondo dell'Arabia Saudita. A dire il vero, da quelle parti sono realmente interessati alle quattro ruote, Formula 1 e GT World Challenge in particolare. Di moto, attualmente poco e niente, sebbene si abbia la sensazione che, previa adeguata promozione, il movimento salirebbe.

E Toprak rappresenta l'uomo perfetto da lanciare, lo abbiamo verificato sul posto: in Turchia, ovviamente, come in Indonesia e Qatar. Idioma, usi e costumi, filosofia e religione costituiscono pacchetto unico, che la MotoGP potrebbe vantare di detenere, ma non ancora presente nella propria entry list.

La MotoGP rimane la serie che attira più audience, commenti e visibilità. Razgatlioglu, "soddisfatto" di quanto ottenuto in SBK, vuole pure la MotoGP, ma non l'ex RNF WithU Yamaha che, a essere sinceri, si è dimostrato scarsamente competitivo. No. Lo stuntman numero 54 rifiutò la proposta di entrare nella formazione satellite di Iwata, perché aveva capito tante cose. Nella top class occorre puntare sul colore rosso.

Razga e Ducati, perché no?


Perché sì, riflettendoci bene. Attenzione alle caselle coperte e pronte a scoprirsi. Partiamo da Honda: Marc Marquez sarà pur impaziente e scalpitante, l'otto volte iridato auspica una RC213 V migliorata e competitiva, ma qualora lasciasse il box Repsol, chi lo prenderebbe? KTM? Magari, però non prima del 2025, dato che nel team Red Bull sono a posto ancora un po' con Brad Bindere e Jack Miller, un ogni caso la RC16 non è oggi da titolo. E il turco vuole correre per vincere gare e anche oltre in MotoGP. Altrimenti, resta in SBK.

Quindi, tornando all'Ala dorata, Joan Mir ha un biennale. Fatto. Alex Rins e Takaaki Nakagami difendono i colori dell'ottimo LCR, che però non è formazione da titolo mondiale. No, Razga e HRC non ci azzeccano. Per ora e per un bel po'.

Con Yamaha? Non ci crediamo. Fabio Quartararo è accordato sino al 2024 finito, in più potrebbe arrivare Jorge Martin. E lo spagnolo da dove giunge? Da una Ducati, la satellite e pressoché ufficiale Prima Pramac. Togliendo i rispettabili Mooney VR46 e Gresini, sapendo che nel Lenovo factory siano al completo con Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini, la GP23 (oggi, nel 2024 sarà GP24, perché Prima Pramac gode di materiale aggiornato dalla Casa) Toprak ha nella formazione legata al Marchio più forte del momento la chance vera, concreta e attendibile per debuttare (benissimo) in MotoGP.

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