GP Valencia, Martin: “Anche col titolo sarei rimasto in Pramac”

GP Valencia, Martin: “Anche col titolo sarei rimasto in Pramac”© Luca Gorini

Il pilota del team Prima Pramac ci ha provato fino all’ultimo ma non è bastato, l’anno prossimo ci riproverà cercando di fare la storia

26.11.2023 ( Aggiornata il 26.11.2023 19:17 )

Ha superato velocemente la delusione della sconfitta Jorge Martin, per sua stessa ammissione dopo le lacrime nel box ha solo pensato a come festeggiare una seconda posizione in campionato che è andata oltre le aspettative del madrileno. Sul suo futuro in Ducati ha però lanciato un frecciata ai vertici di Borgo Panigale giurando fedeltà al team Pramac.

MOTOGP, BAGNAIA (DI NUOVO) SUL TETTO DEL MONDO: "È UN SOGNO"

I complimenti al rivale

Per prima cosa voglio congratularmi con Pecco, ha fatto una stagione incredibile e sono contento per Ducati”. Ha esordito così, sportivamente, Jorge Martin al termine della gara che ha assegnato il titolo MotoGP 2023: “Oggi è una giornata in cui ci sarebbe da piangere, l’ho fatto nel box ma ora è il momento di festeggiare perché abbiamo fatto una stagione incredibile, 13 vittorie e tanti podi”. Dopo che lo scorso anno il team Ducati ufficiale gli aveva preferito Enea Bastianini, sui social lo spagnolo aveva promesso di voler fare la storia con il team Pramac. La coppia, insieme a Johann Zarco lo ha effettivamente fatta vincendo per la prima volta nella storia della MotoGP il titolo team con una struttura privata, il colpo grosso non è però riuscito: “Il mio obiettivo era finire nella top3 e abbiamo fatto molto più di questo, quando sei così vicino al titolo ovviamente poi fa male perderlo. Penso che non abbiamo perso il titolo oggi perché arrivare qui con 21 punti di ritardo è stato un il problema. Nella seconda metà di stagione però siamo stati i più forti penso”.

GP VALENCIA, MARTIN SUL PIÙ BELLO TORNA A SBAGLIARE

Ducati ufficiale? Meglio Pramac

Ci ha pensato Gigi Dall’Igna a chiudere ogni possibilità del “cambio” tra Jorge Martin e Enea Bastianini nel box accanto a quello di Francesco Bagnaia. Lo spagnolo ha però chiarito la sua posizione giurando amore eterno al team toscano: “Sono felice dove sono, anche se avessi vinto il titolo quest’oggi non avrebbe avuto senso passare nel team factory perché se vinci vuol dire che sei nel team migliore. Penso e lo dico sinceramente, non credo vestirò mai in rosso. Non ho altro da dimostrare per meritarmi di vestirei in rosso, fare più di così è difficile. Finire secondo dopo gare così e non esserci vuol dire che non ci andrò mai”.

Sulla gara di oggi poi ha raccontato quell’inizio di gara molto concitato dove prima è finito lungo risucchiato dalla scia di Bagnaia, per poi scontrarsi prima con Maverick Vinales e poi con Marc Marquez finendo a terra insieme al pilota HRC: “Ho provato a passare Pecco in un punto complicato ma penso che ero obbligato a farlo per la gestione della gara. Da li si è complicato tutto, ho rischiato anche di cadere perché era molto scivoloso ma sono riuscito a rientrare in pista. Secondo me avevo un bel passo anche gestendo la gomma. Non so perché Vinales abbia fatto tutta quella resistenza, io mi stavo giocando il titolo lui la sesta posizione. Forse sarei dovuto essere un po’ più paziente dopo aver passato Vinales ma ho avuto subito la possibilità di passare Marc ma lui ha chiuso la linea e ci siamo toccati”.

Misano il round più importante

Tornando alla rimonta mondiale sfumata proprio all’ultimo GP, Jorge ha segnato i punti importanti della propria stagione: “A Misano ho pensato sono il migliore in questo momento perché è dove ho sentito il miglior feeling dell’anno. In India poi ho vinto la Sprint e fatto secondo nella gara sbagliando la gomma e li ho capito che avrei potuto lottare per il titolo. In Giappone poi ho capito che il titolo avrei potuto davvero vincerlo. In Qatar ho fatto fatica anche mentalmente perché era la prima volta che mi capitava di giocarmi un titolo così”.

Nel 2024 obiettivo titolo

Aver sfiorato il mondiale lo mette senza ombra di dubbio tra i favoriti anche nella prossima stagione, Jorge quest’anno è maturato tanto, sbagliando sempre di meno. Sono stati solo 4 infatti gli errori a fine stagione: “Ho fatto solo 3 errori in 21 gare nella domenica, sono stato molto consistente credo che abbiamo fatto un bel lavoro e l’anno prossimo punteremo a non farne neanche uno e lottare ancora per il titolo”. Martedì inizierà il 2024 e la Desmosedici GP nonostante sia la moto migliore del lotto, ha dei punti su cui c’è da lavorare: Credo che abbiamo sofferto molto di più rispetto alle altre case il “front-locking”, ovvio non sembra ma non è facile guidare quando l’anteriore si blocca ogni curva. Quello sicuramente è un punto dove dobbiamo migliorare e sono sicuro che troveremo il modo di migliorare l’ingresso in curva”.

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi