GP Valencia, Martin sul più bello torna a sbagliare

GP Valencia, Martin sul più bello torna a sbagliare© Luca Gorini

Erano stati solo tre gli “zero” fino a Valencia, Jorge nella ghiaia di curva 4 trova il quarto che mette fine al suo sogno di titolo 2023

26.11.2023 ( Aggiornata il 26.11.2023 17:50 )

Veloce lo è sempre stato Jorge Martin, fin dal suo debutto in MotoGP quando da rookie riuscì a salire sul podio in Qatar alla sua seconda gara nella top class e riuscendo poi a vincere già al RedBull Ring. Il “giovaneJorge Martin era però molto propenso all’errore, tanto che nella sua stagione da rookie fu costretto a saltare quattro gare dopo lo spaventoso incidente di Portimao che sarebbe potuto costargli anche la carriera. In questo 2023 però il venticinquenne Jorge Martin sembrava finalmente maturato e in grado di non commettere più quegli errori di foga che avevano caratterizzato i suoi primi anni in MotoGP.

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Esplosivo ma quanti errori

Jorge Martin ha esordito in MotoGP nel 2021, centrando una pole ed il podio nel suo secondo GP nella top class. A Portimao però una caduta rovinosa ha rischiato di rovinargli la carriera. Jorge pensò addirittura il ritiro in quel momento: “Il dolore che provi a causa di un incidente come quello di Portimao è impossibile da spiegare ma posso dire che quando sono arrivato a Barcellona volevo lasciare le corse”. Il ritorno alle corse dopo quattro gare con dei weekend in cui riuscì a finire in zona punti prima di arrivare al RedBull Ring. Nel GP di Stiria inizia la serie di vittorie del pilota madrileno classe 1998.

La stagione 2022 poteva essere quella dell’esplosione dello spagnolo che invece è stata ritardata di un anno. Sono stati infatti 5 gli “zero” che hanno pesato sulla classifica di Jorge Martin nella passata stagione, se in Qatar la caduta è stata causata da Francesco Bagnaia, nel resto del mondiale, Jorge ha commesso diversi errori e quando non è caduto è stato poco incisivo in pista. Nessuna vittoria e solo quattro podi hanno spinto Ducati a scegliere Enea Bastianini che con la Ducati del team Gresini Racing vinse quattro gare e lottò fino quasi alla fine per il titolo con Bagnaia e Quartararo. In questo 2023 Jorge Martin è sembrato invece subito molto più concreto, grande velocità e pochissimi errori hanno portato lo spagnolo a lottare fino all’ultimo per il titolo. L’introduzione delle Sprint in cui Jorge si è rivelato re incontrastato vincendone ben 9 con un filotto di cinque successi consecutivi nella gara del sabato nel finale di stagione.

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A Valencia è tornato il "vecchio" Martin

Su 38 gare quest’anno tra Sprint e GP prima di Valencia, Jorge Martin era caduto solo in tre occasioni. A Portimao nel GP inaugurale coinvolto suo malgrado nell’incidente causato da Marc Marquez che coinvolse anche Miguel Oliveira. Il secondo “zero” è arrivato alla terza gara ad Austin dove per sorpassare Alex Marquez cadde portando con se anche il pilota Gresini. Da li in poi Jorge non ha più commesso errori riuscendo ad infilare 23 risultati consecutivi a punti tra cui 9 vittorie e 6 podi tra Sprint e GP prima della caduta in Indonesia mentre si trovava in testa con tre secondi di margine. Un errore frutto della troppa sicurezza ha poi rivelato lo spagnolo, proprio come quello in Australia dove ha provato a vincere con una scelta della gomma controtendenza rispetto tutti gli altri piloti della griglia. Un azzardo che fino ad un giro dal termine aveva pagato ma che poi è costato 9 punti nei confronti di Bagnaia.

A Valencia con 21 punti da recuperare, Jorge Martin ha fatto sua la vittoria nella Sprint e ridotto a sole 14 lunghezze il proprio svantaggio da Bagnaia. Domenica Martin però, soprattutto dopo l’errore commesso provando a passare Pecco e venendo risucchiato nella scia della GP23 dell’italiano, è tornato quello esuberante e aggressivo che lo aveva contraddistinto nei primi anni di MotoGP. Provando a recuperare terreno dopo il lungo di curva 1, Jorge si è scontrato prima con Vinales che ha risposto colpo su colpo agli attacchi del runner-up chiamato ad una rimonta feroce. Dopo essersi liberato di Maverick, Martinator ha provato a gettarsi senza possibilità di passare all’interno di Marc Marquez colpendolo e scaraventandolo in aria e terminando a terra anche lui gettando così nella ghiaia di Valencia le sue chance di titolo.

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