A Valencia sono comparse le alette posteriori pure sulla M1 di Cal Crutchlow: l'idea lanciata da Borgo Panigale è piaciuta a Honda, adesso alla Casa di Iwata
Ebbene sì, anche la Yamaha ha montato piccole ali posteriori sul codone di una delle sue moto. A farlo è il team RNF che, sulla M1 di Cal Crutchlow, ha sfoggiato evoluzioni aerodinamiche già viste altrove. Altrove, ma dove? In primis sulle Ducati, poi su Honda.
Perché l'aletta unica posteriore usata da Lorenzo Savadori sulla RS-GP è idea prettamente pensata a Noale, altrettanto quanto visto a Motegi sulla Suzuki GSX-RR. Invece, la soluzione "pokemon" è vanto bolognese, di Borgo Panigale, per la precisione.
Le Desmosedici hanno usato dapprima le ali al posteriore, più avanti sono state introdotte anche da Honda. Accidenti, deve essere uno smacco per gli ingegneri nipponici essere "costretti" a una "copiatura". Scusate se la definiamo così, ma come altro dovremmo chiamarla?
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