GP Spagna, Miller loda Pedrosa: "Abbiamo il miglior test driver"

Altra prestazione convincente per Jack Miller, terzo nella Sprint di Jerez a dimostrazione di quanto buono si stia confermando il suo lavoro in casa KTM. L'australiano, che nei test invernali si era un po' nascosto, come per sua stessa ammissione, sotto il profilo della competitività, sta venendo fuori in tutto il suo talento aiutato da una moto che, in maniera quasi inaspettata, sembra calzargli perfettamente. Solo un eccessivo utilizzo iniziale della gomme posteriore gli ha impedito di giocarsi la vittoria fino alla fine, venendo beffato nel finale anche da Pecco Bagnaia: "La partenza è stata fantastica, poi è arrivata la bandiera rossa e la seconda partenza è stata più difficile. Ho cercato di superare sia Bagnaia che Binder e così facendo ho spinto molto sul posteriore e a quattro giri dalla fine ho sofferto molto con lo spinning. Il calo delle gomme si è fatto sentire ed era incredibile la differenza con Brad in tal senso, poi alla fine ho fatto un errore e Bagnaia mi ha superato, in generale comunque sono molto contento del risultato finale".

Miller e KTM, un binomio che funziona

L'australiano si è soffermato sulla competitività di una moto che sembra migliorare gara dopo gara, grazie anche al lavoro svolto dal tester Daniel Pedrosa, che l'australiano ha voluto lodare: "Sono molto felice di come si sta comportando la moto qui a Jerez, sta performando bene dall'inizio e questo è stato possibile anche grazie Pedrosa, che voglio ringraziare, è stato velocissimo, anche nella Sprint Race. Penso che abbiamo il migliore test driver dell'intera griglia". La strada intrapresa dalla casa austriaca sembra delinearsi: "Il progetto KTM è chiaro, la moto sta progredendo e noi stiamo capendo quello che possiamo fare per rendere il pacchetto il più competitivo possibile. Avere un costruttore che si dedica cosi tanto rende davvero bello il poter lavorare all'interno del team".

Secondo Miller, le quattro Sprint Race disputate fino ad ora sono state l'una diversa dall'altra: "Io penso che la Sprint Race ad Austin sia stata particolare, diversa da quella di oggi. Il livello della MotoGP è molto alto, tutti vogliono essere veloci ed aggressivi, bisogna mettersi in gioco e questo è quello che bisogna fare". L'aggressivo ma sportivo duello con il compagno di squadra Brad Binder ha fatto tornare alla mente dell'ex pilota Ducati alcuni errori del passato: "In passato ho fatto errori nei confronti del mio compagno di squadra. Ovviamente non si vuole mai colpire nessuno in bagarre ma fa parte delle gare. Io sono contento se Binder e la KTM vincono, ovviamente però vorrei essere io a trionfare".

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