MotoGP, Bezzecchi: “Ho l'ignoranza giusta per lottare, ma vorrei aiutare Bagnaia”

MotoGP, Bezzecchi: “Ho l'ignoranza giusta per lottare, ma vorrei aiutare Bagnaia”© Luca Gorini

Marco in prima fila: "Pecco è un amico e lo merita, tutto dipenderà dalla mia velocità. Il casco? Ho sempre sognato di farlo così"

03.09.2022 ( Aggiornata il 03.09.2022 20:01 )

“Giacobez” non sbaglia. Nella giornata in cui Marco Bezzecchi ha omaggiato il comico romagnolo Giuseppe Giacobazzi infatti il riminese ha nuovamente stupido, conquistando una quarta piazza - terza domani grazie alla retrocessione di Bagnaia - che lo pone di diritto tra i piloti più veloci del lotto.
 
“Con la pioggia leggera di oggi le gomme, una volta in temperatura, ti aiutano molto. Ovviamente c’è un limite da non superare, e psicologicamente non è facile. Al Mugello la situazione era simile: diciamo che per la prima volta passare dalla Q1 è stato un vantaggio”.
 
Parti nuovamente nelle prime posizioni. Hai un approccio diverso dopo gli ottimo risultati passati?
 
“Le gare del Mugello e di Assen mi hanno aiutato ad acquisire consapevolezza, anche se essendo un rookie so di non poter stare sempre con i primi. Sto lavorando sullo stesso problema da ieri ossia la staccata il che mi fa riflettere: devo trovare una soluzione. Partire davanti in Italia comunque è bellissimo, quindi voglio dare il massimo”.

Bezzecchi: "Non riesco a fermarmi in alcune curve, ma sono comunque veloce"


Non sei a posto e sei in prima fila. Gli altri devono preoccuparsi.
 
“Diciamo che la cosa va presa con le pinze. Come ho detto anche a Dall’Igna è particolare il fatto che abbia tale confidenza nonostante non riesca a fermarmi in alcune curve: da un lato è una cosa bella, dall’altra non tanto, ma credo che sia solo questione di trovare quel dettaglio. Se domattina non riuscirò a migliore dovrò farlo con la guida”.
 
 Come è nata l’idea del casco speciale?
 
“Sono fan di Giacobazzi da sempre, tanto che io ed i miei amici guardiamo spesso i suoi sketch. Volevo fare un casco del genere da sempre, così quando pensavamo al casco di Misano ho tirato fuori l’idea: abbiamo contattato Paolo (Ciabatti ndr), che è molto amico di Andrea (il vero nome di Giacobazzi ndr), ed in 10 minuti ci siamo trovati al telefono con lui. E’ stato strano perché io mi vergognavo: gli abbiamo spiegato l’idea e lui è stato subito molto contento. Siamo rimasti in contatto, ed alla fine il casco è piaciuto sia a lui che a me. Spero che strappi un sorriso a tutti”.
 
Domani in una ipotetica gara contro Enea e Pecco sarà gara di ignoranza o di testa?
 
“L’ignoranza per lottare ce l’ho, ma dipende dalla mia velocità. Se sarò più veloce di loro cercherò di ottenere il massimo senza fare danni. Se potrò aiutare Pecco lo farò, dato che lui mi aiuta sempre e siamo molto amici”.
 
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