Bagnaia e Bastianini, i protagonisti più attesi della MotoGP di Misano

Misano è pronta, voi lo siete? Vi consigliamo di recarvi al Marco Simoncelli nel weekend, perché il quattordicesimo Gran Premio stagionale offre tanti e promettenti spunti di cui parlare. In MotoGP l'idioma più gettonato sarà quello italiano, con almeno due piloti nostrani vogliosi di stare davanti al gruppo. Ora divisi da colori diversi, l'anno prossimo nel medesimo team Ducati ufficiale.

Pecco contro Enea: prove di 2023 a Misano

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Come spiegato in questo breve pezzo, Bagnaia e Bastianini sono, al momento, gli unici ad aver domato la Desmosedici - GP22 Pecco, GP21 Enea - conducendola al successo. Tra il piemontese e il romagnolo Ducati conta 8 affermazioni complessive, come il totale delle moto schierate in griglia.

Sapendo di aver il posto più ambito dello schieramento, con le menti rivolte a traguardi simili ma diversi, l'ufficiale Lenovo e l'indipendente Gresini attaccheranno, senza mezzi termini. Non occorre spiegarlo, lo sapete meglio di noi: il numero 63 è ancora in corsa al titolo e arriva da tre primi posti messi in fila, la Bestia vuole confermarsi capace di battere avversari Factory costantemente aggiornati.

Perciò, i due duelleranno. Chiaro. La domanda è: qualora Pecco comandasse la gara ed Enea si trovasse in una posizione tale in cui proteggergli le spalle, lo farebbe? Certo, Bastianini proverebbe in ogni modo a mettere le proprie ruote davanti alle M1 di El Diablo e all'Aprilia di Aleix. Invece, se Enea guidasse la corsa, cederebbe una eventuale posizione a Pecco? Mah, di questo non vogliamo esserne così sicuri.

Quarta e Yamaha, strategia o instinto?

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In mezzo a cotanta italianità, Fabio dovrà difendere la propria leadership di classifica. Va bene, ma come? Eh, se lo sapessimo, noi correremmo, mentre lui starebbe alla tastiera. Comunque, sentite qui: sapendo che il Marco Simoncelli costituisca il fortino Ducati e tappa di casa anche per Aprilia, il campione della Yamaha avrà due opzioni possibili.

La prima: scattare - magari dalla pole - come un razzo, fuggire solitario sino al traguardo. Guidando al limite, si intende. Il francese ha dimostrato di saperlo fare, si ripeterà? Mmm, la vediamo dura. Però non impossibile. Seconda possibilità: mettersi in coda alle Ducati, attenderne eventuali errori, colpire nel momento giusto. D'accordo, e quale sarebbe il momento giusto?

Sicché, onde evitare paranoie e calcoli a lasciare il tempo che trovano, El Diablo farà come fatto sino a oggi: gas pieno, controllo dei "nemici", zampata decisiva quando possibile sferrarla. Né più, né meno. Vi pare poco per uno che comanda la a quota 200 punti, contro i 168 di Aleix e i 156 di Bagnaia? 

Alex e Aprilia, il pubblico è (anche) con voi

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La RS-GP è attesissima a Misano. Ammiratissimo durante l'Aprilia All Stars, il Marchio di Noale piace sempre di più, sì per crescenti prestazioni, altrettanto per come sa gestire il messaggio sportivo al pubblico: dinamicità, professionalità, competenza e disponibilità.

Disponibilità? Cioè? Ebbene, è così: lo staff nero è aperto, si confronta coi giornalisti come coi tifosi, spiega ogni dettaglio del progetto, trasmettendo quel DNA racing che tanto ha fatto appassionare da fine anni Ottanta sino ai giorni nostri. 

E Aleix cavalca una quattro cilindri bella - la vedete - e prestante: forse Misano non è propriamente tracciato ideale alle caratteristiche della moto, ma la spinta della folla sarà benzina aggiuntiva e determinante. E Maverick Vinales, lo dimentichiamo? Macché: Top Gun parte per la Romagna con l'idea di raggiungere il traguardo prefissatosi: vincere insieme alla terza Casa rappresentata in MotoGP. Il catalano lo ha fatto con Suzuki e Yamaha, ora tocca all'Aprilia.