Marquez riflette: “Non è giusto che alcuni piloti in MotoGP siano sottopagati”

Marquez riflette: “Non è giusto che alcuni piloti in MotoGP siano sottopagati”© Luca Gorini

"Ho sollevato io la questione in safety commission, ma non spetta a me risolvere. Domani chiederò di più a me stesso"

27.05.2022 ( Aggiornata il 27.05.2022 19:22 )

Non è stato un venerdì particolarmente brillante quello di Marc Marquez al Mugello, come testimonia la 12° piazza nella classifica combinata delle due sessioni svolte. Lo spagnolo di conseguenza non può che essere consapevole delle difficoltà vissute, ma lo è altrettanto del lavoro svolto nel corso della giornata, che ha per larghi tratto riguardato il futuro.
 
“Oggi abbiamo lavorato in maniera diversa rispetto al passato – racconta Marc – dato che da Jerez stiamo cercando di capire come migliorare la moto in ottica futura. Per farlo dobbiamo prendere dei rischi: la mia parte di box è quella che prende i rischi, dato che proviamo le varie novità per capire la direzione da prendere. Oggi ho lavorato con due moto diverse, il che ci ha limitato per certi aspetti. Sin dalla FP1 ho capito ci aspetta un weekend difficile: all’inizio ho faticato nella guida, migliorando in FP2, ma non abbastanza. La moto deve migliorare in alcune aree, ed in generale devo capire come essere più veloce”.
 
In cosa differivano le due moto che hai guidato?
 
“Non posso dirlo, ma vi erano grandi differenze. Honda sta lavorando, portando nuove parti e cercando di capire la strada per il futuro. Nuovo telaio? Dobbiamo capire come voltare meglio ed in meno tempo, comprendendo al contempo di più il comportamento dell’anteriore. Più tempo impieghi a voltare la moto meno potenza puoi usare, con conseguente perdita di tempo”.

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Un tema centrale in questi giorni riguarda i salari dei piloti, a volte troppo bassi. Si è parlato di una associazione che tuteli i diritti dei piloti: ti piacerebbe esserne alla guida?
 
“Penso che il leader debba essere qualcuno che non corre. E’ vero che safety commission abbiamo parlato di questo tema, dato che alcuni piloti hanno uno stipendio basso: per me sarebbe meglio stare zitto, visto che non mi posso lamentare, invece sono stato colui che ha sollevato il problema, e non ho problemi a dirlo. Non è giusto che alcuni siano sottopagati, guidando moto che toccano i 360 km/h. Io non sono la persona che deve cambiare le cose, ma sarà dalla parte di chi lo farà”.
 
Chi nomineresti come capo di questo “sindacato”?
 
“Non saprei, non mi sono mai messo al tavolo a fare una lista di nomi, e senza averlo fatto è difficile parlare”.
 
Qual è il programma di domani?
 
“Domani cercheremo di fare un passo in avanti, cercando di capire qual è la migliore tra le due moto usate oggi ed iniziando a lavorare sui dettaglia in ottica gara. Personalmente metterò anche più alla frusta il mio corpo, come fatto il sabato e la domenica degli scorsi weekend di gara". 

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