Jack Miller rivede la luce a Motegi, saprà confermarsi in Indonesia?

Jack Miller rivede la luce a Motegi, saprà confermarsi in Indonesia?© Luca Gorini

L’australiano è finalmente tornato nelle posizioni che contano anche grazie al nuovo telaio in carbonio ed al feeling particolare con la pista giapponese

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04.10.2023 ( Aggiornata il 04.10.2023 14:04 )

Nel 2022 Jack Miller, in sella alla Ducati ufficiale, a Motegi fece il vuoto firmando quella che ad oggi resta la sua ultima vittoria in MotoGP. A distanza di un anno e dopo una seconda parte di campionato complicata è tornato tra i protagonisti della classe regina: merito del nuovo telaio in carbonio arrivato finalmente anche agli ufficiali KTM o solo del particolare feeling con la pista del Sol Levante?

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Il calo dopo la sosta estiva

Jack Miller aveva iniziato il 2023 con ottime prestazioni: quarto al debutto sulla KTM nella Sprint a Portimao seguito dal doppio podio di Jerez. Al rientro dopo la pausa, però, Jack ha iniziato a faticare sia nel trovare velocità sul “giro matto”, sua specialità fin dai tempi della Moto3, sia nel passo gara vedendo spesso le proprie gare naufragare dopo buoni avvii. Quindicesimo al RedBull Ring, ottavo a Barcellona, caduto a Misano e quattordicesimo in India nell’ultimo round prima di Motegi. Dei 109 punti conquistati prima di Motegi, Jack Miller ne ha collezionati ben 79 prima del round di Assen (dove non è andato a punti) ed i restanti 30 nei successivi 5 round, con una media punti che si è praticamente dimezzata.

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La rinascita: nuovo telaio o feeling con Motegi?

A Motegi, Jack Miller è finalmente tornato ad essere quello che era a inizio stagione. Capace di segnare l’accesso diretto al Q2, l’australiano si è preso la prima fila con un giro incredibile che solo Jorge Martin e Francesco Bagnaia sono riusciti a migliorare. Questo passo in avanti può essere frutto del nuovo telaio in carbonio portato da KTM sia per Jack che per Brad Binder dopo che Dani Pedrosa lo aveva usato, con successo, a Misano. Finalmente si è tornati a vedere un “Jackass” aggressivo in frenata e che era difficile da passare anche per il suo ex compagno di squadra Francesco Bagnaia.

Il ritorno alla competitività può anche essere merito solo del particolare rapporto che Jack ha con la pista nipponica che, come detto, lo scorso anno lo vide come vero e proprio mattatore del weekend. Tra dieci giorni la MotoGP tornerà in pista a Mandalika in Indonesia dove lo scorso anno chiuse al quarto posto una gara vinta da Miguel Oliveira sulla KTM RC16 ufficiale e caratterizzata dal violento nubifragio che posticipò il via. Miller e tutto il suo team sono dunque chiamati ad un'ulteriore conferma della ritrovata velocità per cacciare dubbi e paure in questo finale di stagione che si prospetta fondamentale anche per il suo futuro in MotoGP oltre il 2024.

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