GP Giappone, Marquez: "La verità? Becchiamo un secondo dai migliori"

GP Giappone, Marquez: "La verità? Becchiamo un secondo dai migliori"© Luca Gorini

Marc, scivolato e fuori dalla Q2: "Mi infastidisce non esseci entrato, ma guido in modo innaturale"

29.09.2023 ( Aggiornata il 29.09.2023 12:56 )

Marc Marquez sintetizza i toni della propria giornata di prove svolte al Twin Ring Motegi, antipasto e preparazione al Gran Premio MotoGP del Giappone. Il turno Practice, valevole di accesso diretto alla Q2, è stato infausto per il numero 93, scivolato nell'attacco decisivo: "Sono caduto per migliorare il mio giro" fino a qui, d'accordo "non avevo visto la bandiera gialla. Avrei dovuto approcciare diversamente il tentativo, perchè ho fatto confusione tra scelta di gomme e riferimenti siglati. In ogni caso, Mi ha infastidito rimanere fuori dalla Q2, ma senza velocità per riuscirci, sarebbe stato un tentativo innaturale. A volte sono entrato in Q2 senza la necessaria velocità, oggi è successo quasi il contrario. La verità è che siamo un secondo più lenti dal gruppo di testa. Ducati è più veloce, KTM e Aprilia anche".

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Marquez in MotoGP: "Il Capo Progetto? Non mi importa chi sarà"

Nonostante la parziale ma rimediale quattordicesima posizione, l'otto volte iridato appare ottimista e positivo:" Sì, è andata abbastanza bene" conferma "malgrado le condizioni di oggi non fossero le migliori per noi. In India tutti avevano limiti di grip, causa caldo e pista non gommata. Qui è il contrario e, come spiega classifica e assenti, se ci fossero Luca Marini e mio fratello Alex, noi saremmo due posizioni più in basso, però vedremo domani".

Sabato tra qualifiche definitive e Sprint. Un programma probante: "So che ci saranno molte cose da fare, l'obiettivo primario resta comunque di entrare in Q2. Sto guidando abbastanza bene, tuttavia non seguo la natura del mio istinto. Mi adatto, augurandomi di aver ottime sensazioni in sella. In alcune curve sono disinvolto, in altre vado contro ciò che vorrei fare. Rischio parecchio, facendo il contrario di quanto dice la mia testa".

Nel frattempo, nel garage Repsol HRC una testa è saltata. Si tratta di Shiniki Kokubu, occupato in qualità di Capo Progetto, uscito dall'organigramma ufficiale: "A Misano ho viste facce nuove" ancora il catalano "vediamo se porteranno idee valide e inedite. Io continuerò con il mio staff di lavoro e, in ogni caso, darò il massimo sempre. Poco importa chi sarà il project leader".

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